La Variante sud accende l’ultima fase di campagna elettorale. L’assemblea di martedì sera, convocata dal Comitato ‘Variante sud senza segreti’ ha visto confrontarsi seppur a distanza il candidato sindaco di centrodestra, Stefano Zuccarini, e quello della ‘coalizione progressista’ Mauro Masciotti.
“Mai detto che siamo contrari a fare il nuovo ponte – ha detto Masciotti – la strada è necessaria, crediamo sia urgente per unire due parti della città. Crediamo però che il progetto attuale non sia adeguato perché in categoria C1 e quindi con un eccessivo impatto ambientale e sociale. Serve poi una vera partecipazione c’è bisogno di un vero tavolo. Non è possibile che sia un’azienda a decidere le sorti dei cittadini. Qualsiasi progetto deve essere a beneficio delle comunità”.
Zuccarini ha ribadito la sua linea, ammorbidendo qualche sfumatura: “Ho ribadito che il progetto attuale non è quello definitivo, che sarà approvato tra la fine di quest’anno e gennaio del 2025. Come prevede la legge e le normative in materia, sarà ovviamente sulla base del progetto definitivo, che si potrà sviluppare la fase della partecipazione, di competenza dell’Anas. Il Comune si attiverà affinché i cittadini abbiano tutte le possibilità previste per poter fare le loro osservazioni. Abbiamo voluto una serie di migliorie a tutela di ambiente e paesaggio, con l’inserimento di undici rotatorie, piste ciclabili e ricucendo la viabilità di servizio lungo l’intero tragitto. Ci siamo comportati come la normativa imponeva, ma – come più volte spiegato – assolutamente nulla è precluso e se ci sono obiezioni o qualcosa da cambiare la cambieremo fermo restando la volontà di eseguire l’opera”.
Durante i lavori, non sono mancati i momenti di tensione con diversi interventi agguerriti sull’opera che ha diviso la città e animato il dibattito. Luigi Casini, uno dei portavoce, ha ribadito come l’infrastruttura com’è concepita “non è a misura della zona. Danneggia le campagne e vogliamo che sia fatta in linea con il Piano regolatore. La partecipazione e il confronto sono mancate alla precedente amministrazione”. All’attacco anche il segretario della Consulta per la mobilità sostenibile, Francesco Bartoli. Quindi diversi cittadini e il professor Roberto Segatori: “Il Comitato da una grande lezione di metodo sul dibattito e la partecipazione pubblica”, lanciando poi l’allarme sull’impatto sociale della realizzazione. Un’analisi della vicenda è stata fornita anche dall’ingegner Giampaolo Ceci e dal professor Alfonso Russi.