Categorie: Cronaca Spoleto

VARCHI IN CENTRO, ESPLODE PROTESTA DEI COMMERCIANTI (Foto Tuttoggi.info – Centro chiuso o aperto? Dì la tua)

Carlo Ceraso
La rabbia dei commercianti alla fine è esplosa e da qualche ora le vetrine dei negozi si vanno riempiendo di manifesti anti-varchi fatti stampare a tempo di record. Spoleto, come accade un po’ in tutta Italia, reagisce così all’apertura dei varchi elettronici, quelli chiamati a sorvegliare sulla chiusura del centro storico. Una questione annosa, rinviata fino al rinviabile, ma che ora l’amministrazione comunale ha deciso di affrontare, anche per “liberare” dal servizio gli agenti della municipale che sono stati fin qui costretti a garantire il divieto d’accesso nelle Ztl.
L’orario vigente – a suscitare le proteste di commercianti e associazioni di categoria, ma anche di molti cittadini, era stato il varo dell’orario di chiusura fissato con ordinanza sindacale, nei giorni feriali, dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20; nei festivi e prefestivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 24. ad essere contesti però non sono questi ultimi, bensì quelli previsti per i giorni feriali che danneggerebbero oltre modo tutte le attività della parte alta di Spoleto.
L’accordo rimangiato – di ieri l’ultimo incontro che aveva registrato l’accordo condiviso da tutti i presenti. Al tavolo, per l’amministrazione, sedeva l’assessore al commercio Maria Margherita Lezi (assenti il Sindaco e il Vice-Sindaco Stefano Lisci); dall’altra parte il presidente Confcom Andrea Tattini e alcuni commercianti. La proposta di chiudere i varchi dalle 14 alle 16 è stata vista di buon occhio e alla fine si è proceduto ad un piccolo ritocco: gli occhi elettronici potranno essere accesi dalle 14.30 alle 16.30. Alle 18 le parti si salutano. Poco dopo l’annuncio della giunta che dice di non poter accettare la soluzione individuata. E’ a questo punto che i negozianti hanno deciso di dar voce alla protesta stampando a tempo di record decine di manifesti che da questa mattina campeggiano sulle vetrine di via Salara, via Minervio e Corso Mazzini. “Una protesta destinata a continuare nei prossimi giorni, fino a tappezzare tutte le vetrine del centro storico” assicurano i commercianti.
Tavolo riaperto venerdì – Il sindaco, che è rimasto in contatto con i commercianti, ha deciso un nuovo tavolo per venerdì prossimo, ma per la controparte l’iniziativa è troppo lontana: “qui stiamo morendo e non si fa nulla per noi” dicono “eppure abbiamo l’appoggio di molti residenti e cittadini, della Confcom e della Pro Spoleto. Non si è fatto vedere nessuno della Confesercenti anche se il responsabile Enrico Morbidoni ha firmato quale commerciante la petizione per far annullare l’orario vigente”.
La ricetta Cintioli – nel vortice delle polemiche c’è finito, e non poteva essere diversamente, anche Cintioli. “Chiariamo innanzitutto che il provvedimento è sindacale, quindi può spettare solo al sindaco modificarlo con una apposita ordinanza. La questione è complessa – dice a TO® l’assessore –, ci sono molte sfaccettature. A cominciare dalla lettera di Cittadinanzattiva che vuole sapere perché sono stati spesi i soldi per i varchi se questi non vengono poi attivati. Ma non prendiamoci in giro a dire che sono i varchi il problema della crisi del centro e dei commercianti. Finora non c’erano e non mi pare che si stava meglio”. Poi la ‘ricetta’: “la discussione andrebbe affrontata in modo serio, civile e responsabile, studiando più iniziative idonee a rilanciare il nostro centro. Ad esempio riportando gli uffici in centro. Ho convinto io la Bonifica Umbra a ritornare a Palazzo Leti Sansi, ci siamo impegnati per la riapertura della scuola XX settembre e a mio aviso la Vus dovrebbe tornare dentro l’ex caserma….sono solo alcune iniziative a cui devono necessariamente aggiungersene altre, se veramente vogliamo rilanciare Spoleto”. Schietto come sempre Cintioli lancia anche una provocazione: “ma qualcuno si è accorto per caso che dalla Rocca Albornoziana fino a Piazza del Mercato, al Duomo e a Monterone non c’è un solo bancomat? Anche questi sono servizi, dobbiamo lavorare su questi. Stamattina, per fare un esempio, ho autorizzato la spesa di 4mila euro per riparare l’ascensore di piazza della Signoria che consente l’accesso ai bagni pubblici”:
“Spoleto sarà morta” – i commercianti intano studiano ulteriori iniziative per protestare contro il Comune. Fra quelle in esame, che ha già trovato le prime adesioni, la ‘serrata’ pomeridiana “per restare invece aperti dopo cena fino alla mezzanotte” annuncia Tebro Politi, fra i commercianti più attivi nella protesta. “Spoleto così sarà morta, se è questo ciò che vuole il Comune” aggiunge una commerciante. Una idea, quella di prolungare l’orario alla sera, che ha trovato anche il sostegno di un esponente del Festival che, nel caso in cui sarà attuata, avrebbe dichiarato di poter mettere a disposizione anche degli spot sulla Rai per reclamizzare l’apertura dei negozi. Purchè questa sia ‘omogenea lungo tutto il centro storico’.
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