di Corrado Morici (*)
L’Amministrazione Comunale dopo aver istituito tavoli, commissioni, cabine di regia, gruppi di lavoro – decine dal suo insediamento – si appresta a varare l’ennesima ma non ultima: la Commissione Traffico anzi Mobilità. Recentissimo poi è il gruppo di lavoro per l’area ex-zuccherificio, di cui tra l’altro è proprietaria la Coop, che dovrebbe fornire suggerimenti per la destinazione di alcune strutture non interessate alla demolizione. Sarebbe interessante sapere quali proposte e quante ne sono state realizzate o che si intende realizzare visto che come membro del gruppo di lavoro sulle polveri sottili (pm 10) ne abbiamo avanzate diverse – monitoraggio inquinanti, pannelli informativi dinamici, sperimentazioni di chiusure su piccole aree, coinvolgimento di cittadini e scuole, solo per citarne alcune – ma nessuna delle quali è stata concretizzata o se ne prevede la realizzazione. L’Amministrazione ha provveduto soltanto, attraverso cartelli, alla perimetrazione delle zone. Operazione questa di dubbia efficacia (le polveri non rispettano i confini) e di assoluta inapplicabilità (ogni cittadino, prima di uscire, dovrebbe sapere se i limiti delle polveri sono stati superati e se ne prevede il superamento per tre giorni consecutivi successivi. Roba da non credere! Negli anni 2005/2007, a seguito del protocollo di Kyoto, l’Amministrazione aderì ad Agenda 21 locale che ha visto un autentica partecipazione delle diverse categorie sociali: imprenditori, commercianti, artigiani, sindacati, scuole, associazioni ambientaliste-sportive-culturali insieme a politici e tecnici del Comune di Foligno. Il lavoro svolto nei diversi forum, finalizzati alla costruzione di una città più sostenibile e con gli stessi argomenti dei tavoli-gruppi-commissioni, si concluse attraverso proposte (Azioni 21 locali) che potessero concretizzarsi anche con interventi non economicamente costosi. Ricordo che non fu nemmeno possibile realizzare, attraverso una semplice riga verniciata sull’asfalto, un percorso sicuro affinché ragazzi/e potessero attraversare autonomamente il centro storico a piedi o in bici per raggiungere le scuole. Non sarebbe il caso di prendere in visione i dati, le analisi e le proposte di quei documenti presentati ai cittadini e pubblicati tra l’altro on line sul sito ufficiale del Comune di Foligno per tentare una sintesi e concretizzare qualche azione? Di tavolo in tavolo non si alimenta la partecipazione democratica, ma se ne ammette esplicitamente il fallimento in quanto le proposte dei cittadini vengono sistematicamente disattese anche per la scelta di non scegliere – vedi ora il ventilato referendum sulla chiusura del centro storico. Sarà forse giunto il momento per l’Amministrazione di passare dalle analisi alle sintesi in modo che dopo tanti (troppi) tavoli si avvii qualche officina.
(*) Membro del gruppo di lavoro “pm10”