Sdraio, ombrelloni, sedie, transenne, bidoni dell’immondizia, vasi con i fiori. E’ l’inventario di quanto i gestori della piscina comunale di Spoleto hanno dovuto ripescare dall’acqua nella mattinata di martedì, dopo che durante la notte alcuni ignoti si erano divertiti a gettare in acqua tutto quello che gli passava tra le mani. Non solo nella vasca da 50 metri, ma anche in quelle dei bimbi piccoli e dell’acquascivolo.
Enorme lo sforzo che i tre bagnini di turno hanno dovuto fare per sistemare tutto entro le 9, orario di apertura al pubblico dell’impianto. La fatica maggiore è stata tirare fuori dalla vasca gli ombrelloni, gettati dentro con il pesante basamento di cemento che rende difficile spostarli anche sulla terra ferma. Il terriccio nei vasi dei fiori, inoltre, si è depositato sul fondo rendendo l’acqua torbida per tutta la giornata.
“Non è la prima volta che qualcuno entra in piscina durante la notte e si diverte a far danni – spiegano i gestori – ma mai quest’anno si era arrivato a tanto”. Certo è che accedere all’impianto dopo la chiusura è impresa tutt’altro che ardua, stanti l’assenza di un sistema di videosorveglianza, i buchi nella rete di recinzione del campo da beach volley e i cancelli bassi e semplici da scavalcare. Ora però la misura è colma, la cooperativa Gestione Centro Sport sta seriamente valutando l’opportunità di aumentare il livello di sicurezza nelle ore notturne.
Ma i raid vandalici nella notte tra lunedì e martedì non si sono limitati alla piscina comunale. Anche la scuola media Pianciani – Manzoni di Via Arpago Ricci è stata presa di mira dai soliti ignoti, che hanno rotto i vetri delle cassette degli idranti e aperto l’acqua nel piazzale antistante l’ingresso. L’allagamento sarebbe stato inevitabile se una collaboratrice scolastica, passata di lì per caso durante una passeggiata serale, non avesse sentito il rumore dell’acqua e chiamato i Carabinieri, prontamente intervenuti a scongiurare il peggio. Oltre agli idranti, i vandali hanno anche danneggiato alcune piante del cortile. Come nel caso della piscina, non è la prima volta quest’anno che l’esterno dell’istituto è oggetto di simili gesti. (Jac. Brug.)
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