Mozione di sfiducia ai danni di Lodovico Baldini, sindaco di Valtopina, firmata da tre esponenti di maggioranza e uno di minoranza. Una scossa alla politica locale, che si avviava verso il rinnovo del consiglio comunale, previsto nel 2022.
Ad annunciarlo, in un post tra l’accorato e lo stupefatto, il sindaco stesso: “Con vivo stupore e grande rammarico, comunico a tutti i cittadini di Valtopina che oggi è stata presentata una mozione di sfiducia nei miei confronti. L’attuale assessore comunale Graziano Coccia e tre consiglieri comunali chiedono che io venga rimosso dalla carica di Sindaco, che decada tutto il Consiglio comunale e che il Comune venga commissariato“.
Baldini si dice “molto dispiaciuto, anche perché tre dei quattro firmatari fanno parte della maggioranza. Ma soprattutto sono molto preoccupato per il futuro del nostro paese e per le gravi ricadute che questo gesto, irresponsabile e sconsiderato, potrebbe avere in un momento storico così difficile e delicato: il commissariamento del nostro Comune e quindi il blocco della normale attività amministrativa e di tutti i progetti avviati in questi anni per lo sviluppo della comunità. Le motivazioni addotte sono tendenziose e incomprensibili, a pochi mesi dalle elezioni. Gli elementi alla base della mozione di sfiducia sono assurdi: non si parla di problemi gravi e concreti, di bisogni delle persone e della comunità, ma di non partecipazione e di presunte scelte unilaterali, quando tutte le decisioni assunte nel corso della legislatura sono state sempre oggetto di confronto e di condivisione con la Giunta comunale e la maggioranza e sono state sempre discusse nelle sedi istituzionali opportune”.
“Che senso ha sfiduciare il Sindaco e bloccare un intero Comune a pochi mesi dalle elezioni? Nessuno: solo danneggiare un’intera comunità. Non era più opportuno che l’assessore Coccia si dimettesse, prima di promuovere questo atto irresponsabile? Come può parlare di mancata partecipazione, considerando le innumerevoli assenze ai lavori della Giunta comunale, come facilmente riscontrabile dagli atti?Sono molto rammaricato umanamente e politicamente. Questo gesto sconsiderato non ha nulla a che fare con la serietà, l’impegno, la passione e il perseguimento del bene comune che hanno sempre contraddistinto il mio operato e quello di chi mi è stato accanto in questi anni. Mi auguro che ci sia un ripensamento e che prevalgano senso di responsabilità e tutela degli interessi generali della comunità e dei cittadini: Valtopina non merita di essere declassata, offesa e danneggiata così!Da parte mia, come sempre, c’è la massima disponibilità al dialogo e al confronto, in attesa dell’imminente Consiglio comunale. Nel frattempo, finché avremo modo di poterlo fare, assicuro a tutti i cittadini di Valtopina che continueremo a lavorare con impegno, dedizione e serietà, per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini e della comunità. Come sempre accaduto in questi anni, in cui abbiamo raggiunto risultati importanti ed evidenti per lo sviluppo del nostro paese: fatti concreti, non parole al vento!“.