Si fa senza esclusione di colpi il ‘dopo – Baldini’ a Valtopina, con il commissario prefettizio insediato in Comune e il conto alla rovescia per le prossime elezioni ormai innescato. Così, dopo la sfiducia dell’ormai ex sindaco e la discesa in campo ufficiale degli ‘antibaldini’, ecco la difesa dell’ex sindaco.
“Non c’erano dubbi sul fatto che i firmatari e i sostenitori della mozione di sfiducia si candidassero alle prossime elezioni: hanno fatto commissariare il Comune solo per questo, non avendo evidentemente altri mezzi per sperare di avere ruoli importanti in futuro. Peccato che a pagare la loro incapacità e irresponsabilità siano soltanto i cittadini di Valtopina“, dice Baldini.
“I nostri “paladini” sono finalmente usciti allo scoperto, peccato soltanto che per avvalorare la loro vile e subdola strategia elettorale continuino a farneticare, a insinuare situazioni che non esistono, a produrre argomentazioni ridicole rispetto ai motivi che li hanno portati a compiere l’atto scellerato di cui si sono macchiati. A proposito: quali sono le giuste motivazioni? Quelle scritte nella mozione di sfiducia sottoscritta e protocollata il 15 ottobre scorso o quelle diffuse oggi tramite giornali e social? Perché sembra che siano diverse: negli atti ufficiali portati in Consiglio comunale, dove peraltro non ho avuto adeguatamente modo di replicare visto che mi è stata tolta la parola, i punti erano sei e circoscritti. Oggi invece ne sono stati aggiunti altri, con spunti di natura diversa. Sono confusi, inattendibili o si sono resi conto che le motivazioni espresse erano ridicole per far commissariare un Comune sano a pochi mesi dalle elezioni e quindi hanno fatto qualche ritocchino, insinuando cose assurde?“.
Entra quindi nello specifico delle accuse che gli venivano mosse. In primo luogo la questione dell’aumento dello stipendio: “L’aumento è stato definito dallo Stato e interamente finanziato con fondi statali! Nel 2020, infatti, visto anche il periodo particolarmente complesso, lo Stato con apposita legge (D.L. 124/2019) ha stanziato 10 milioni di euro per concorrere ai maggiori oneri di spesa sostenuti dai Comuni sotto i 3mila abitanti per la corresponsione dell’aumento dell’indennità di funzione spettante ai sindaci. L’ex assessore Coccia lo sa bene, quel giorno era presente in Giunta e ha sottoscritto la delibera che ha recepito la norma statale, ma oggi sembra non ricordare a dimostrazione della volontà di oscurare la realtà e di macchiare un operato sempre limpido e secondo la legge“. Il secondo esempio che Baldini porta è quello sulla Mostra Mercato del Tartufo 2021: “La programmazione è partita già a luglio ipotizzando, come tutti gli anni, la collaborazione di soggetti esterni, a supporto della struttura comunale. Peccato che la mozione di sfiducia presentata il 15 ottobre abbia rallentato e poi paralizzato il tutto, mentre si era già sul punto di avere un programma pronto e finanziamenti da parte della Regione Umbria, del Gal e altri enti“.
Baldini sottolinea quindi che l’eventuale mancato svolgimento della Mostra “sarà responsabilità della sfiducia e questa sarà solo la prima delle tante gravi conseguenze e perdite di opportunità che il nostro paese dovrà subire a causa dei sei ex consiglieri comunali che hanno voluto il commissariamento del Comune. Di che parlano poi? Dove sono stati, in questi quattro anni e mezzo, alcuni di loro con ruoli apicali all’interno dell’Amministrazione?“.
Baldini sottolinea quindi come il Comune di Valtopina abbia il bilancio in ordine, servizi importanti per i cittadini e con una programmazione tale “da far presupporre un futuro roseo, a differenza ad esempio di tanti Comuni che sono in situazioni davvero difficili? Le ultime uscite fatte nella nota diffusa agli organi d’informazione e sui social che tanto temono e demonizzano, con osservazioni quasi infantili, sono a dir poco preoccupanti: ledono la mia persona e l’immagine stessa di Valtopina e non sono accettabili.Non replicherò ulteriormente alle loro becere strumentalizzazioni politiche e alle parole farneticanti e puerili espresse nuovamente dai noti ex consiglieri, che hanno voluto avviare la loro campagna elettorale, con sette mesi di anticipo, speculando sulla pelle dei cittadini di Valtopina. Ho già detto tutto, mi preme soltanto dire che non accetto certe insinuazioni e sottolineare che tutte le decisioni assunte, in questi quattro anni e mezzo, sono state sempre condivise e approvate secondo le procedure di legge e che ogni scelta è stata fatta nell’esclusivo interesse della comunità, con un’attenzione a tutte le realtà e a tutte le esperienze presenti sul territorio, anche nelle singole frazioni, al fine di promuovere un ulteriore rilancio di Valtopina. Sono certo che, a tempo debito, i valtopinesi sapranno fare le opportune valutazioni“.