Ha del fantasioso il raggiro che tre persone in combutta tra loro hanno architettato per raggirare un ufficio postale della Valnerina. Il 12 novembre scorso (2014) G.V. classe ’81 di Maddaloni (CE), aveva telefonato al direttore dell’ufficio postale in questione qualificandosi come “Maggiore Lettieri, Comandante dei Carabinieri di Spoleto”. Nell’occasione, l’uomo raccontava che aveva urgenza di ricevere una ricarica postepay di 1500 euro circa, per poter far fronte a delle esigenze di giustizia. E per rendere la recita ancor più convincente, il medesimo aggiungeva che si trattava di un’emergenza, non poteva continuare la conversazione e che avrebbe richiamato un “collega” per fornire i dati necessari ad effettuare la ricarica. A questo punto entra a far parte della fiction tale P.T., 62enne sempre di Maddaloni, che dopo aver ricontattato l’ufficio postale, indicava la postepay e i relativi dati per effettuare il versamento.
Ingannato dal raggiro messo in scena e convinto di poter aiutare i Carabinieri, il direttore ha dato corso alla richiesta, ma subito dopo, per fortuna, ha pensato di telefonare alla Centrale Operativa del 112.
Scoperto il raggiro, lo stesso direttore ha subito presentato una denuncia ai veri Carabinieri, quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Spoleto, i quali sono riusciti a rintracciare rapidamente la proprietaria del postepay, la 40enne G.S. , la quale aveva peraltro pensato bene di prelevare poco dopo parte della cifra accreditata. Le ulteriori indagini hanno permesso di ricostruire l’intero progetto criminoso e di identificare tutti i componenti della banda. In particolare, è anche emerso che il più giovane della banda, G.V. è molto noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerose altre volte questo tipo di truffa. Nei suoi confronti, oltre che per il reato di truffa, è stata eseguita la denuncia anche per il reato di “sostituzione di persona”.