Entro il 29 maggio alle 23 sarà possibile presentare domanda
Valle Umbra Servizi, tramite l’agenzia HumanGest, cerca 16 addetti operativi da assumere a temo indeterminato e da inquadrare come III livello del Contratto nazionale di lavoro unico Gas – Acqua. La presentazione delle domande scadrà il 29 maggio alle 23, dopo essere stata aperta per circa un mese. Ecco come fare domanda.
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Le figure ricercate
Nello specifico, si cercano 8 addetti per le manutenzioni – gestioni reti idriche; 3 addetti per la manutenzione – gestione degli impianti elettrici ed elettronici; 3 addetti alla manutenzione – gestione degli impianti di depurazione e due addetti alla manutenzione della rete gas. Dalla selezione usciranno quattro graduatorie, che resteranno efficaci 24 mesi dalla data di pubblicazione del bando, con la società Valle Umbra Servizi che potrà servirsene anche per ulteriori esigenze riferibili allo stesso profilo professionale.
La selezione
Tre le fasi della selezione, tesa ad accertare la sussitenza dei requisiti e le capacità professionali. La commissione disporrà per la valutazione della selezione curriculare (fase A) e per le prove test tecnico (fase B) e prova pratica su banco più test di personalità (fase C). Per le prime due fasi non è previsto un punteggio minimo.
I sindacati
Intanto i sindacati hanno scritto una lettera aperta, che contesta le modalità di selezione. “Abbiamo appreso che la Vus Spa ha bandito un concorso per 16 addetti operativi con vari ruoli in ragione di una significativa carenza organica più volte segnalata anche da queste organizzazioni sindacali – scrivono NIDIL CGIL Vanda Scarpelli, il segretario generale FELSA CISL Rocco Ricciarelli, il segretario generale FILCTEM CGIL Euro Angeli e il Segretario Generale FEMCA CISL Fabrizio Framarini. “Il concorso pertanto va ad interessare importanti servizi quali la gestione delle reti idriche, gli impianti elettrici ed elettronici e di depurazione. Un bando di concorso che tuttavia per le modalità che vengono definite nei requisiti di ammissione di fatto esclude gran parte dei lavoratori in somministrazione che hanno operato per mesi, da precari, anche durante il lockdown, assicurando servizi e professionalità, oltre che maturando esperienza e competenze specifiche. Un percorso a nostro parere inaccettabile che mortifica i lavoratori precari e azzera percorsi professionali già attivati e competenze acquisite. Chiediamo pertanto che si avvii un confronto con le organizzazioni sindacali utile alle modifiche sostanziali del bando, per far sì che venga riconosciuta l’esperienza maturata dai lavoratori precari che hanno contribuito positivamente alle attività dell’azienda“.