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Valencia Connection, arrestato pericoloso narcotrafficante a Perugia / I legami con la camorra

(Ale. Chi.) – Un importante arresto quello messo a segno ieri dagli agenti del Commissariato Polizia di Assisi, coordinati dal Commissario Capo Francesca Di Luca: a finire in manette un pericoloso narcotrafficante di Torre Annunziata, da tempo residente a Bastia Umbra.
Si tratta di, F. B., 45enne, condotto immediatamente dopo l’arresto nel carcere di Capanne, che dovrà scontare una pena di 7 anni e 28 giorni perché ritenuto colpevole, dalla Sez. IV^ della Corte d’Appello di Napoli, di gravissimi reati di spaccio di droga. L'uomo è stato anche condannato, data la sua pericolosità, al pagamento di una multa di 40.000 euro, all’interdizione dei pubblici uffici perpetua e a quella legale nonché alla misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di anni 2.

I vertici – F. B., secondo quanto scaturito dall'inchiesta all’origine del procedimento penale all’esito del quale è stato condannato, era perfettamente collegato ai “vertici” della malavita, oltre a essere perfettamente inserito all’interno di una pericolosa e violenta consorteria camorristica del napoletano dedita, soprattutto nella gestione di traffici di ingenti quantitativi di droga in forma “associata”, secondo lo schema dell’art. 74 del DPR. 309 del 1990.
Valencia Connection – Sono ben 32 le persone coinvolte, con distinti ruoli e funzioni, nel giro e nei traffici di droga, in particolare cocaina proveniente dalla Colombia e in transito in Spagna e diretto verso territorio nazionale italiano. L'operazione della polizia, “Valencia Connection”, è cominciata già nel 2003, avviata dal Comando Compagnia della Guardia di Finanza di Cassino, e delegata dalla Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha permesso di accertare i fatti soprattutto attraverso il ricorso all’intercettazione di numerose utenze telefoniche, sia nazionali che estere, e ad alcuni ingenti sequestri di cocaina purissima per un totale di 70 Kg.

Le indagini, continuate nel corso degli anni, hanno permesso di fare luce su uno dei più potenti cartelli partenopei per l’importazione di cocaina, che operava a favore di diversi clan camorristici e destinata ai principali mercati di spaccio di Napoli, di Roma e del Basso Lazio. L’esame delle conversazioni intercettate, e lo sviluppo degli elementi acquisiti durante l’attività di intelligence, hanno consentito di inquadrare gli indagati nell’ambito di tre distinte organizzazioni criminali, sebbene strettamente correlate. Una di queste, tra l’altro quella con maggiore disponibilità economica e miglior capacità organizzativa, è quella denominata “Torrese”, che gestisce i traffici nell’area tra Trecase e Napoli, capeggiata da S. M. (poi assassinato), personaggio di un certo spessore criminale; le sue conoscenze nell’ambiente malavitoso, gli permettevano di smistare, in brevi lassi temporali, grosse partite di cocaina. Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini hanno permesso di affermare che S. M. si è avvalso, per lo spaccio della droga, di più complici, tutti operanti nella zona di Torre Annunziata e Torre del Greco, tra i quali proprio F. B., arrestato ieri dagli agenti del Commissariato di Assisi.

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