L’allarme era stato lanciato attraverso la trasmissione televisiva Report di Rai 3 da un operaio che aveva lavorato nei cantieri per la realizzazione della nuova ‘Val di Chienti’: “nella galleria di La Franca è stato utilizzato meno cemento del previsto, io non ci farei passare i miei figli”.
Dichiarazioni raccolte dalla presentatrice Milena Gabanelli, che avevano scatenato un caso politico istituzionale a livello nazionale, tanto che si era persino arrivati a chiedere le dimissione dell’ex numero uno di Anas, Pietro Ciucci.
La vicenda era stata anche affrontata in Parlamento con un’interrogazione urgente rivolta all’allora Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, mentre la procura di Spoleto, ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla base di una relazione inviata dai carabinieri competenti sulla galleria e che ha disposto la consegna di tutta la documentazione relativa all’infrastruttura, che vale la pena ricordarlo, non è ancora aperta al traffico.
Vennero annunciate nuove verifiche ed approfondimenti, ed ora il nuovo presidente dell’Anas, Gianni Armani ha dichiarato a Report che “sono state riscontrate delle non conformità, in particolare dei sottospessori, rispetto a quanto previsto dal progetto generale che prevedeva 50 centimetri di calcestruzzo a protezione della galleria. Un 10% della galleria ha un sottospessore maggiore di 20 centimetri”.
L’intervista integrale verrà trasmessa domenica sette giugno, ma alcune indescrizioni sono state già riportate questa mattina dal portale on line del Corriere della Sera.
La vicenda torna così nelle aule parlamentari, tanto che nelle prossime ore sarà il Sottosegretario alle Infrastrutture a riferire a Palazzo Madama difronte al Senato della Repubblica.
Inevitabile a questo punto anche un ulteriore slittamente della data di apertura della Foligno – Civitanova Marche, in ogni modo già precedentemente posticipata ai primi di luglio.
La segnalazione televisiva dello scorso 12 aprile ha quindi trovato i primi riscontri concreti.
Ed ora interviente anche la stessa Quadrilatero con un lungo comunicato stampa
“A seguito delle segnalazioni anonime divulgate dagli organi di informazione circa il non corretto impiego del calcestruzzo durante i lavori sulla galleria La Franca, opera in corso di realizzazione nell’ambito del potenziamento dell’asse Foligno-Civitanova Marche, Anas – tramite la controllata Quadrilatero – ha attivato nuovi controlli su tutto lo sviluppo dell’opera. Le indagini sono state avviate dal Contraente Generale lo scorso 10 aprile 2015, con tecnologia georadar, ed hanno riguardato nel complesso cinque punti chiave della galleria. I rilievi sono stati completati il 16 maggio 2015 e, a partire da questa data, sono cominciate le complesse attività di restituzione e rappresentazione dei dati raccolti. Al fine di offrire riscontri efficaci al dato rilevato dal georadar, è stato eseguito un adeguato numero di prelievi fisici di calcestruzzo (carotaggi) dalla volta della galleria.
A fronte di uno spessore come da progetto esecutivo pari a 50 cm, nella relazione del Contraente Generale è risultato quanto segue: per tratti pari al 23% – 32% rispettivamente nelle canne Nord e Sud sono state evidenziate riduzioni di spessore superiori a 5 cm, dei quali complessivamente il 10% circa presenta entità superiore ai 20 cm. Nell’ambito di tale 10% per una quota pari al 3% saranno previsti interventi integrativi, quali ad esempio il placcaggio con lastre di acciaio.
In ogni caso per questi tratti non sono presenti rischi di natura statica; per i restanti tratti pari al 77% della canna Nord ed il 68% della Canna Sud non sono presenti sottospessori significativi; non sono emersi vuoti dietro al rivestimento definitivo; i dati relativi ai maggiori volumi di calcestruzzo impiegati sono stati confermati sulla base delle restituzioni tridimensionali dei rilievi georadar.
Anas, tramite la controllata Quadrilatero, ha immediatamente richiesto alla Direzione Lavori di aprire le relative ‘non conformità’ al fine di adeguare l’opera alle specifiche di progetto. Questi interventi integrativi saranno definiti in dettaglio con una specifica progettazione. Inoltre, sempre in base al contratto, fino alla presa in consegna da parte della Società Quadrilatero delle opere, ultimate e collaudate, la custodia e la manutenzione delle opere stesse rimane a carico del Contraente Generale, il quale ne sarà comunque garante fino all’approvazione del collaudo, restando a suo esclusivo carico riparazioni, sostituzioni e ripristini per eventuali vizi riscontrati.
Per quanto concerne il tema delle responsabilità, è stata disposta una procedura di audit (indagine interna) per verificare le modalità di attuazione dei controlli posti in essere.
Anas, inoltre, ha disposto l’avvio di un’indagine autonoma di verifica tecnica su tutte le gallerie della Quadrilatero Marche-Umbria.
Si ricorda infine che lo scorso 15 aprile è intervenuta una comunicazione da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto che ha richiesto alla Società Quadrilatero la documentazione inerente la galleria La Franca. Nel pieno spirito di collaborazione la Quadrilatero ha fornito all’Autorità inquirente tutta la documentazione richiesta”.