Neanche il tempo di stoppare l’omofobometro, il test che era destinato alle scuole medie e superiori nell’ambito di un progetto regionale contro il bullismo omofobo, ed ecco che a Perugia la sfera della sessualità e quella della politica tornano ad incrociarsi pericolosamente.
Il nuovo tema di scontro è rappresentato da “Evulvissima”, manifestazione che si è svolta nel fine settimana organizzata dalle femministe. Accusate di blasfemia da Forza Nuova. “Come si tuteli la donna avendo per obbiettivo quello di esporre i propri genitali in seduta pubblica è qualcosa che lascia molte perplessità” attacca la formazione di destra. I cui militanti sorridono sull’uso del termine “laboratoria” (in luogo del maschile “laboratorio”, in nome del linguaggio del neofemminismo) ma non quando, nel calendario delle attività proposte, hanno letto la spiegazione “laboratorio fuori dagli stereotipi” per bambini, famiglie e “sfamiglie”. “In pratica un vero e proprio seminario rivolto ai bambini sulla pratiche sessuali più infime“, accusano da Forza Nuova.
Che parlano di “sapore pornografico” e stigmatizzano le sagome di vagina fatte sfilare per le vie di Perugia, mentre – accusano – si sono alzati inni blasfemi. “Nel giorno della festività della Madonna – tuona Forza Nuova – le femminista hanno dissacrato l’Ave Maria pubblicamente. Esattamente come l’anno scorso“.
Del resto, già nei manifesti con cui i invitava all’edizione 2018, c’era da aspettarsi che certa “ironia” avrebbe finito per creare nuove polemiche.