Categorie: Cronaca Terni

Vagava con un coltello di 20cm alla stazione di Terni

Vagava con un coltello di oltre 20cm nei pressi della stazione ferroviaria di Terni. Un pregiudicato ternano di 29 anni, residente a San Gemini, è stato fermato ieri dalla Polizia di Stato, durante l’attività di perlustrazione nell’area della stazione ferroviaria, mirata alla prevenzione dei reati predatori. L’uomo è risultato inottemperante ad un “Foglio di Via” emesso nel dicembre 2013 con cui gli era stato vietato di far ritorno nel Comune di Terni per tre anni. Una volta accompagnato in questura gli agenti,  controllando lo zaino, hanno trovato un coltello da cucina lungo 21,5 cm. Il 29enne, con precedenti per furto aggravato, rapina impropria e lesioni personali, non è stato in grado di fornire alcuna spiegazione plausibile riguardo al coltello. È  stato perciò denunciato per possesso ingiustificatodi arma da taglio.

Sempre durante l’attività di perlustrazione, estesa anche al quartiere di Borgo Bovio, nel pomeriggio di ieri a Santa Giusta, una pattuglia della Volante ha notato due uomini che camminavano a piedi tra i palazzi. I due una volta fermati hanno detto di trovarsi in zona, prima per far visita a un amico di cui non hanno saputo fornire le generalità e poi per turismo. Dato che la zona in questione non è proprio considerata tra le attrazioni turistiche della città, trattandosi più che altro di un’area residenziale, sono stati accompagnati in questura per accertamenti.  Dai controlli è emerso che uno dei due fermati era un albanese residente a Narni, già arrestato dalla Polizia di Stato per furto in abitazione, mentre l’altro, minorenne sempre di origine albanese, è risultato titolare di un passaporto biometrico in virtù del quale era potuto entrare in Italia senza l’obbligo di visto e senza dover dichiarare la sua presenza sul Territorio Nazionale per almeno tre mesi.

Ulteriori accertamenti sono in corso per verificare il reale domicilio dei due. La Polizia non escludere, infatti che si trovassero in zona per effettuare un sopralluogo in previsione della commissione di reati. “Non sono rari i casi – spiega la Polizia – in cui cittadini albanesi entrano in Italia con un passaporto biometrico, evitando in questo modo dei controlli preventivi, commettono reati, soprattutto furti in appartamento, ripartono per poi rientrare dopo un periodo di tempo, fin quando non vengono rintracciati e denunciati. Anche per questo si rinnova l’invito ai residenti di comunicare tempestivamente al 113 ogni situazione sospetta“.