Terni

Vaccino Pfizer in Ast, concluso secondo ciclo vaccinazioni

È stato completato ieri 3 agosto il secondo ciclo di vaccinazioni per i dipendenti AST eseguito con vaccino Pfizer. La somministrazione delle prime dosi si era conclusa il 30 giugno.

Hub in Ast

L’intera campagna vaccinale è stata condotta presso l’hub allestito nei locali di AST e gestita da Salvati Diagnostica, sotto lo stretto controllo e con il consenso autorizzativo delle autorità preposte.

Collaborazione

“Le vaccinazioni che abbiamo condotto presso AST – afferma il Dott. Salvati – hanno rappresentato la prima esperienza, in Umbria, di un’azienda sanitaria privata autorizzata dalla Regione a somministrare vaccini anti-Covid presso i locali di una struttura aziendale, esperienza che è stata poi replicata in altre realtà del territorio”.

Seguito protocollo della Regione

“Abbiamo messo a disposizione il personale medico e amministrativo e i dispositivi sanitari necessari ad allestire l’hub vaccinale. Le prenotazioni sono invece state gestite in modo centralizzato da Umbria Digitale. Anche per questo secondo ciclo, è stato scrupolosamente seguito il protocollo, edito dalla Regione, che contiene le indicazioni sull’attivazione dei punti vaccinali e su come effettuare le vaccinazioni nei luoghi di lavoro” spiega il Dott. Salvati.

Macchina organizzativa efficiente

“Siamo soddisfatti del lavoro svolto e della professionalità e preparazione del nostro team. Il nostro personale sanitario è stato formato per la somministrazione dei vaccini con un corso di formazione dell’Istituto Superiore di Sanità e con un training svolto direttamente presso il centro vaccinale della ASL di Terni. La macchina organizzativa allestita, in collaborazione con AST, ha funzionato con professionalità, efficienza e sicurezza, nel rispetto dei tempi stabiliti”.

Sinergia tra sanità privata e regionale

“La campagna di vaccinazione condotta insieme ad AST ha dimostrato come la sinergia tra sanità privata e regionale possa portare tempestivamente alla copertura vaccinale di centinaia di lavoratrici e lavoratori in una struttura allestita all’interno dell’azienda stessa, contribuendo così alla ripresa della vita economica e sociale” conclude il Dott. Salvati.