Alle 14 conferenza Stato – Regioni per le valutazioni sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca, dopo le valutazioni dell’Ema e quelle fatte da Aifa. Ma intanto il Ministero della Salute ha dato una prima risposta: chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca completerà il ciclo con questo farmaco. Anche se donna e con un’età al di sotto dei 60 anni. La categoria per la quale si consiglia, precauzionalmente, di utilizzare un altro vaccino, vista la possibile correlazione con casi, pur rarissimi, di trombosi. Questa la circolare che già mercoledì sera le Regioni hanno ricevuto da Roma.
“La seconda dose è sicura” ha ribadito anche il commissario Covid nazionale, generale Figliuolo.
“Pronti a rimodulare le attività vaccinali se il piano nazionale sarà modificato” assicura il commissario Covid per l’Umbria, Massimo D’Angelo.
Alle ore 6 di questa mattina (giovedì) le dosi di vaccino somministrate in Umbria sono 168.524. Di queste, 45.266 sono andate a personale socio-sanitario, quasi 74 mila a over 80, 8.353 a ospiti di strutture residenziali, 18.840 a personale scolastico e 3.390 per forze dell’ordine e forze armate.
Occhi puntati sulla copertura della vaccinazione per le persone a rischio. Dei 45.029 estremamente vulnerabili, l’82% è stata vaccinata (6222) o ha ottenuto la prenotazione (30644).
Dei 90.084 over 80 il 78% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (52384) o la prenotazione (17645). Ci sono però ancora 20 mila umbri over 80 che non hanno manifestato la volontà di essere vaccinati contro il Covid.
Super lavoro per i medici di medicina generale. Che provvedono alle vaccinazioni a domicilio di alcune fasce a rischio, dei mutuati di età compresa tra 70 e 79 anni. A loro anche il compito di inserire soggetti estremamente vulnerabili che non compaiono nelle liste Inps.
I medici di medicina generale hanno ricevuto il 2 aprile 8 mila dosi di AstraZeneca, il 7 aprile circa 15 mila dosi e altre 6 mila sono attese per il 13 aprile.
Per le vaccinazioni a domicilio di ultra 80enni e soggetti estremamente vulnerabili sono state consegnate 4.600 dosi di Moderna e martedì ne arriveranno altre 4.200.
Il commissario D’Angelo spiega le procedure relative alle prenotazioni dei soggetti estremamente vulnerabili. Una categoria individuata direttamente a livello nazionale secondo specifici protocolli. Ma per alcuni soggetti, come i disabili gravi, non tutti sono automaticamente inseriti nelle liste Inps, la cui banca dati è stata informatizzata solo a partire dal 2010. Le certificazioni cartacee devono essere verificate singolarmente dai medici di medicina generale.
Altra questione riguarda gli immunodepressi. In base alle indicazioni del Ministero della Salute, la patologia di per sé (ad esempio per i malati oncologici) può non essere condizione sufficiente per avere le priorità. Anche perché in base alla condizione della malattia, il vaccino può anche non essere indicato.
Insieme ai soggetti che hanno diritto alla priorità vengono vaccinati anche i familiari conviventi (massimo tre) e un assistente (caregiver), come può essere una badante. Per la veridicità delle autocertificazioni saranno effettuati controlli a campione.
Vaccinazione prioritaria per familiari conviventi e tutori dei minori estremamente vulnerabili.
L’assessore Coletto annuncia che dal Governo è stato confermato l’invio di 50 mila dosi di vaccino per l’Umbria. Ma sui tempi non ci sono comunicazioni. La Regione si sta attrezzando implementando i punti vaccinali, soprattutto nel ternano.
Coletto ritiene che la prossima settimana sarà chiuso in ogni aspetto, anche procedurale, l’accordo per le vaccinazioni in farmacia. “Punto di arrivo importante – commenta – in previsione dei nuovi arrivi”.