Cronaca

Vaccino Covid, i numeri del Piano della Regione: ecco quando spetterà a ciascun umbro

La Regione Umbria ha approvato il Piano della vaccinazione anti Covid. Con le indicazioni, rispetto alle priorità indicate dal Piano nazionale, delle categorie da vaccinare nelle quattro fasi e gli obiettivi di adesione al vaccino, che è su base volontaria e gli operatori dei team vaccinali.

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Fase 1

Nella fase 1, che è iniziata di fatto oggi (31 dicembre) dopo le dosi simbolicamente somministrate in occasione del Vaccine-Day, saranno vaccinati gli operatori sanitari; personale ed ospiti di strutture per anziani; gli ultra 80enni. Si tratta di circa il 5% della popolazione umbra. Non essendo scontata l’adesione, occorre acquisire preventivamente il consenso dei soggetti interessati.

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Personale sanitario

Quanto al personale sanitario, è stato invitato a vaccinarsi, con una comunicazione della propria Azienda. Previsto l’inserimento prioritario degli operatori sanitari dei servizi a più alta esposizione a rischio Covid operanti nei Pronto Soccorso, nel 118, nei reparti di terapia intensiva Covid, nei reparti di malattie infettive e di pneumologia Covid dedicati, nei reparti di area medica convertiti Covid e nei servizi diagnostici di supporto.

Al Punto vaccinale di Perugia (con attività delocalizzata anche all’ospedale Media Valle del Tevere) faranno riferimento anche il Trasimeno e l’Assisano. I dipendenti interessati sono 6.500 con un’adesione stimata all’80% (5.200). Quaranta le Rsa e Rp, con 1.228 ospiti. Ci saranno 8 team vaccinali ospedalieri, 4 con funzioni itineranti.

Al Punto vaccinale di Foligno faranno riferimento anche Spoleto, Norcia, Cascia e Trevi. I dipendenti interessati sono 2.995 (2.396 quelli che, si stima, si vaccineranno). Sono 26 le Rsa – Rp, con 796 ospiti. Tre i team ospedalieri e itineranti.

Punto vaccinale di Terni (con riferimento anche Orvieto): 3.900 dipendenti di cui 3.120 si stima interessati al vaccino. Rp – Rsa sono 41, con 1.562 ospiti. Quattro team vaccinali ospedalieri e itineranti.

Al Punto vaccinale dell’ospedale di Città di Castello faranno riferimento quelli dell’ospedale di Branca e il Distretto Alto Chiascio. Su 1.750 dipendenti si stima che 1.400 aderiranno. Sono 21 le Rsa – Rp, con 634 ospiti. Due i team vaccinali ospedalieri ed itineranti.

Numero di vaccinazioni

Si stima che una postazione potrà effettuare 12 vaccini l’ora, 72 al giorno e 360 in 5 giorni. Capacità che con 4 postazioni sale a 48 vaccinazioni l’ora, 288 al giorno e 1.440 ogni 5 giorni.

Ultra 80enni

Gli ultra 80enni (89.824 nella regione) sono così distribuiti nelle zone sanitarie dell’Umbria:

  • Alto Chiascio 5.777
  • Alto Tevere 7.381
  • Perugino 18.317
  • Assisano 5.694
  • Media Valle del Tevere 6.187
  • Trasimeno 5.919
  • Foligno 10.105
  • Spoleto 5.61
  • Valnerina 1.126
  • Orvietano 4.963
  • Narni – Amelia 5.522
  • Terni 13.772.

La priorità sarà data a soggetti titolari di esenzione per patologie respiratorie, cardiovascolari, oncologiche o comunque in condizioni documentate di fragilità.

Chi può muoversi sarà vaccinato presso i punti ospedalieri o sanitari. Per gli altri la vaccinazione avverrà a domicilio.

Fase 2

Nella fase 2 i vaccini saranno per i soggetti ultra 60enni e di età inferiore con comorbidità severa, immunodeficienza; gruppi socio demografici a rischio più elevato di malattia o morte; insegnanti e personale scolastico ad alta priorità.

In questa fase verosimilmente si potrà contare sull’utilizzo della piattaforma nazionale sia per la registrazione delle vaccinazioni che per la gestione delle agende vaccinali tramite prenotazione on line. È prevedibile che in questa fase saranno disponibili vaccini di tipo Cold (da conservare a una temperatura tra 2° e 8°), con minori vincoli di conservazione, distribuzione e utilizzo. Ciò consentirà una rimodulazione delle strategie vaccinali anche nell’ottica di una estensione delle possibilità di somministrazione in sicurezza.

Questa fase interesserà un ulteriore 10% della popolazione umbra. In base all’età, gli umbri della fascia tra 60 e 79 anni sono 185.445, più 29.120 under 60 ma con patologie. Così distribuiti per Distretto sanitario:

  • Alto Chiascio 18.222 1.337
  • Alto Tevere 13. 419 1.915
  • Perugino 44.247 5.238
  • Assisano 14.164 1.993
  • Media Valle del Tevere 13.646 1.663
  • Trasimeno 14. 117 1.695
  • Foligno 23.949 3.300
  • Spoleto 11.900 2.103
  • Valnerina 2.950 422
  • Orvieto 10.789 1.274
  • Narni – Amelia 13.362 2.219
  • Terni 32.216 5.961

Fase 3

Nella fase 3 la vaccinazione riguarderà il restante personale scolastico; personale dei servizi essenziali; popolazione carceraria; popolazione generale con comorbidità moderata di ogni età.

Per il personale scolastico la quantificazione del target quantificabile dai dati relativi alla indagine sierologica che ha visto una adesione di oltre il 90 % del personale scolastico (insegnanti e personale ATA) per un totale di circa 16.000 soggetti.

Per il personale dei servizi essenziali vi è la necessità di definire una priorità nella priorità procedendo alla vaccinazione delle seguenti categorie, secondo l’ordine indicato:

  • personale deputato a garantire ordine pubblico (VV.FF., Polizia, Carabinieri, Polizia locale, Guardia di Finanza, Esercito, Protezione Civile ecc., alcuni dei quali hanno una autonomia vaccinale garantita dai propri servizi sanitari);
  • personale deputato a mantenere erogazione acqua potabile, energia elettrica gas e telefono (contingenti minimi a garantire il servizio);
  • personale deputato allo smaltimento rifiuti (contingenti minimi a garantire il servizio);
  • personale addetto ai servizi di trasporto pubblico;
  • per la popolazione carceraria (detenuti e polizia penitenziaria) il target è definito: in Umbria sono attivi 4 carceri (Perugia, Spoleto, Terni ed Orvieto) per un totale di circa 3.000 detenuti e circa 3.000 agenti di custodia.

La vaccinazione potrà essere eseguita nei punti vaccinali distrettuali.

Fase 4

Riguarderà il resto della popolazione, circa 600 mila umbri. Al momento l’unico criterio di non eleggibilità è rappresentato al momento dalla pregressa infezione e quindi dalla protezione fornita ai soggetti guariti dalla immunità naturale. Poiché non vi sono ancora evidenze sia della durata della immunità naturale che di quella acquisita con la vaccinazione, da parte dell’ISS sarà programmato uno studio sierologico finalizzato a definire la persistenza degli anticorpi circolanti e funzionale a stabilire la necessità di dosi di vaccino successive al superamento della infezione o alla esecuzione del ciclo primario.

Difficile prevedere i tempi in cui si completeranno le quattro fasi. Tutto dipenderà dalla disponibilità dei vaccini in Italia.

Il Piano vaccinazioni è l’ultimo atto di Antonio Onnis, che oggi lascia il suo incarico di commissario regionale al Covid.