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Vaccino Astrazeneca, commissario sospende prenotazioni per categorie servizi essenziali

Stop al vaccino Astrazeneca in Umbria per le categorie “dei servizi essenziali”. Dopo le polemiche degli ultimi giorni in merito soprattutto alle vaccinazioni per gli avvocati, arriva mercoledì mattina la decisione del commissario straordinario regionale per l’emergenza Coronavirus, Massimo D’Angelo.


Stop vaccino agli avvocati,
è andata così


Vaccino Astrazeneca, sospensione con effetto immediato per alcune categorie

D’Angelo, infatti, ha dato mandato di sospendere, con effetto immediato, la possibilità di prenotare la vaccinazione anti Covid-19, mediante Astrazeneca, per tutte le categorie dei servizi essenziali.

Rimangono aperte – specifica la Regione Umbria in una nota – le prenotazioni per le categorie prioritarie, già individuate nel nuovo piano vaccinazioni nazionale: personale docente e non docente, scolastico e universitario; personale delle Forze Armate, personale di Polizia e dei Servizi Penitenziari.


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Avvocati, liti per il vaccino: arriva lo stop per tutti

Uno stop essenzialmente agli avvocati, dunque. Categoria che, su richiesta degli Ordini di Perugia, Terni e Spoleto, era stata inserita dalla Regione tra le categorie essenziali aggiuntive rispetto a quelle nazionali, in virtù della decisione di vaccinare in Umbria il comparto Giustizia. Magistrati e addetti alle segreterie sono stati vaccinati. Per gli avvocati arriva lo stop, dopo che gli Ordini di Terni e Spoleto avevano avviato la raccolta delle adesioni. E dopo il caso di domenica. Nell’Alto Tevere e nell’Assisano si era provveduto a richiedere agli Ordini elenchi da cui attingere per le riserve, in caso di assenze tra le altre categorie da vaccinare. A Perugia, al punto vaccinale di Ponte d’Oddi, sono stati chiamati avvocati sulla base delle conoscenze. Con tanto di inchiesta aperta dalla Usl1.


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Lo stop alle Regione sull’individuazione di ulteriori categorie prioritarie oltre a quelle previste dal piano nazionale era intanto arrivato da Roma, con il generale Figliuolo, commissario Covid per il Governo, che ha criticato le scelte fatte nei diversi territori.


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