In Umbria non sono stati acquistati dal Servizio Sanitario Regionale i due lotti del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis (n. 142701 e 143301) bloccati a titolo cautelativo dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Pertanto, non sono mai stati distribuiti ai medici di famiglia vaccini appartenenti ai lotti in questione: è quanto comunica l’Assessorato alla Sanità della Regione Umbria ribadendo che il divieto di utilizzo dei due lotti di vaccino è stato disposto in via precauzionale, a seguito di tre decessi verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi provenienti appunto dai due lotti, e sui quali si stanno già svolgendo gli accertamenti del caso.
Di conseguenza, la campagna di vaccinazione antinfluenzale, rivolta in particolare alle persone anziane sopra i 65 anni e alle persone appartenenti alle categorie a rischio per patologie preesistenti o per professione, prosegue come negli anni precedenti – nel 2013 in Umbria sono stati vaccinati con il vaccino Fluad circa 120 mila anziani – nella speranza che quanto accaduto non contribuisca ad aumentare pregiudizi sui vaccini.
L’Assessorato alla sanità ha voluto evidenziare che “il ritiro precauzionale dei due lotti e la loro immediata e preliminare revisione, dimostra l’alto livello di attenzione nei confronti dei vaccini, che rappresentano una risorsa efficace e insostituibile nella prevenzione dell’influenza stagionale e delle sue complicanze nei soggetti più vulnerabili”.