Al palo le vaccinazioni in Umbria, soprattutto per le prime dosi. E la Regione Umbria cerca di correre ai ripari, istituendo per domenica 6 febbraio un Vax Day con orari e modalità come da tabella sottostante.
Gli accessi senza prenotazioni saranno suddivisi, in base alle strutture, in due fasce: i piccoli da 5 a 11 anni e gli over 12.
Negli ultimi giorni si è assistito da una brusca frenata del numero delle prenotazioni. Rispetto alle 6mila vaccinazioni giornaliere che l’Umbria può effettuare, le prenotazioni per la data del 20 febbraio sono appena 436. Per la giornata del 4 febbraio sono 5.100.
In Umbria attualmente il 3,7% degli over 50 non ha ricevuto neanche una dose di vaccino. Non sono tutti no vax, dato che tra loro ci sono anche quanti non possono vaccinarsi. Ha invece completato il ciclo di vaccinazione l’81,9% della popolazione umbra in età vaccinale, con l’85,5% che ha ricevuto una dose.
La Regione invierà un sms a tutti coloro che possono effettuare la terza dose, così da sensibilizzare alla prenotazione.
Intanto si attende l’arrivo del vaccino Novavax, di tipo tradizionale e che quindi forse incontrerà minori resistenze da parte dei no vax. Ma al momento, spiega l’assessore Coletto, dalla struttura del commissario Figliuolo non arrivano date certe per la disponibilità.
Coletto invita gli umbri a vaccinarsi: “Il vaccino, lo dimostrano i dati, salva la vita”.
Un invito alla vaccinazione arriva anche dal dott. Cristofori, del Nucleo epidemiologico: “Sbagliato pensare di non vaccinarsi perché la curva dei contagi sta calando. Ce ne sono ancora oltre mille al giorno in Umbria, l’emergenza Covid non è finita. I non vaccinati li vaccinerà Omicron, in modo rischioso, per chi ha una certa età. Ma è ugualmente importante vaccinare anche studenti e bambini: solo con il vaccino si può ridurre il rischio della Dad. Perché con la variante Omicron a 5 contagiati si può arrivare in 3 giorni”.