Richiami dei vaccini, la Regione anticipa per evitare la variante Delta. Via libera del Comitato tecnico scientifico alla nuova programmazione vaccinale. Alla luce delle indicazioni ministeriali finalizzate a contenere la diffusione della variante Delta e delle comunicazioni del generale Figliuolo sull’approvvigionamento dei vaccini per il mese di luglio, che vede una riduzione di dosi di Pfizer rispetto a giugno, il Comitato tecnico scientifico ha accolto le proposte del commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, che vedono una rimodulazione della somministrazione delle seconde dosi.
Visto che le forniture copriranno solo le seconde dosi, non potendo più dare appuntamenti per le prime somministrazioni fino a nuove comunicazioni sulle forniture, è stato deciso di utilizzare tutto il vaccino Pfizer e Moderna che sarà inviato settimana per settimana, per coprire le seconde dosi già programmate anticipando dove possibile, a 21 e 28 giorni la somministrazione rispettivamente di Pfizer e Moderna per completare l’immunizzazione della popolazione in base alle priorità. Inoltre, avendo ricevuto già tutti i vaccini AstraZeneca previsti per la fornitura di luglio, è stato deciso di anticipate alla nona settimana la seconda dose programmata inizialmente all’undicesima.
Un cambio in corsa che potrebbe creare dei problemi con le ferie già programmate sulla base dell’appuntamento inizialmente ricevuto per il richiamo.
“Spiace – il commento dell’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto – che la diminuzione delle forniture del mese di luglio rallenteranno il nostro piano vaccinale che, a partire dalla seconda metà del mese, prevedeva di somministrare la prima dose ai più giovani, ovvero ai ragazzi dai 29 anni in giù, che in questo periodo sono più soggetti a sposamenti che non sono solo legati ad attività di svago e vacanza, ma anche di studio e formazione professionale. Ad ogni modo – ha concluso l’assessore – la programmazione della campagna vaccinale scelta dall’Umbria, è stata quella di raccogliere le preadesioni e assegnare di volta in volta gli appuntamenti, quando si aveva certezza sugli arrivi dei vaccini. Questo metodo si è rivelato vincente, visto che ora non ci siamo trovati nella difficoltà di dover disdire gli appuntamenti come invece stanno facendo altre Regioni. L’auspicio è che somministrando in questo mese il maggior numero possibile di seconde dosi, potersi dedicare quasi esclusivamente alla copertura dei giovani nel mese di agosto e accelerare per raggiungere l’immunità di gregge”.
Intanto, fa discutere il report che vede l’Umbria al primo posto tra le regioni con prima dose (31,3% la copertura) e all’ultimo per le immunizzazioni (26,7%). Frutto di una scelta all’inglese, di vaccinare cioè almeno con la prima dose il maggior numero di persone, soprattutto quella a rischio. Una scelta che ha ridotto drasticamente la gravità dei casi tra le persone comunque colpite, ma che potrebbe facilitare il diffondersi della variante Delta, contro la quale la sola prima dose avrebbe effetti minori.
L’Umbria può vantare un’altissima percentuale di copertura della popolazione più anziana. Il 97,7% degli over 90 è immunizzato; il 92% degli over 80. Per gli over 70 ha le percentuale più alta dei vaccinati con prima dose (57,4%) ma è ultima per immunizzati (34,4%). Tra i 60enni gli immunizzati sono il 36,2% (agli ultimi posti) e il 48% con prima dose (al secondo posto).
Terminata la somministrazione della prima dose per gli over 40, si sta effettuando la vaccina della fascia di età 30-39 anni.