La giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, ha approvato le linee di indirizzo con le indicazioni alle aziende sanitarie per la realizzazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale e del programma di vaccinazione antipneumococcica per la stagione 2020-2021.
“L’emergenza legata al covid-19 – ha spiegato l’assessore Coletto – ha confermato la necessità di proseguire l’impegno nei programmi di prevenzione dai virus influenzali che, peraltro, insieme allo pneumococco, rappresentano da sempre una delle principali cause di polmoniti nell’anziano.
Queste vaccinazioni diventano fondamentali, oltre che per ridurre le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso, anche per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti di infezione da covid e liberare risorse sanitarie destinabili alla gestione dell’emergenza”.
“Gli obiettivi generali definiti a livello nazionale – prosegue Coletto – prevedono per quest’anno una copertura minima del 75 per cento degli aventi diritto e il 95 per cento come copertura ottimale, mentre la campagna di vaccinazione antinfluenzale dovrà essere avviata precocemente rispetto agli anni passati, quindi all’inizio del mese di ottobre.
Inoltre quest’anno – spiega l’assessore – la vaccinazione anti-pneumococcica può essere offerta simultaneamente alla vaccinazione antinfluenzale alle persone di 65 anni di età e ad alcune categorie a rischio, secondo quanto indicato dal Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale”.
L’assessore ha quindi spiegato che “nel corso della prima ondata epidemica prodotta dal covid, la popolazione anziana umbra è risultata essere quella maggiormente colpita da forme respiratorie polmonari, mentre nell’attuale fase di diffusione della malattia i giovani sono i più colpiti”.
“Ma rimane alto il rischio di contagio – evidenzia Coletto – soprattutto in ambito familiare, anche per le persone anziane, quindi la quota di vaccinati con età superiore ai 65 anni, che lo scorso anno in Umbria era del 64 per cento, comunque più alta media nazionale, deve essere incrementata al 75 per cento”.
L’assessore, dopo aver ricordato che lo scorso anno in Umbria sono state utilizzate 175 mila dosi di vaccini e che la gara di acquisto prevedeva un contratto biennale con la possibilità di aumento del 50 per cento delle dosi per l’anno successivo, ha riferito che “le linee di indirizzo approvate prevedono che i medici di medicina generale, i pediatri, i servizi sanitari del territorio e gli ospedali dovranno vaccinare tutte le persone con patologie che li espongono a rischio, le donne in gravidanza e puerperio visto che se contraggono l’influenza hanno un’aumentata probabilità di sviluppare complicanze, gli operatori sanitari, nonché gli addetti ai servizi pubblici di primario interesse”.
Relativamente ai bambini sarà garantita la copertura vaccinale innanzitutto per i bambini a rischio: per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, sono raccomandate due dosi di vaccino antinfluenzale stagionale mentre per quelli di età superiore a 9 anni è sufficiente una sola dose come per gli adulti.