Il punto sulle dosi disponibili di Pfizer, Moderna e AstraZeneca | Nuovi elenchi con i prof over 55 | Missione di Dario per avere più vaccini
Da oggi (giovedì) al Cip digitale della Regione Umbria possibile prenotare le vaccinazioni Covid anche per gli over 80 (finora il servizio era attivo, per anzianità, solo per i nati nel 1940 e nel gennaio del 1941). Numerose le richieste di accesso, tanto che in tarda mattinata (alle ore 12.30 si erano prenotati oltre 12.500 cittadini di cui circa 11 mila over 80) il sistema è stato interrotto. Per ampliare l’agenda delle date disponibili ed inserire i nuovi punti vaccinali, la giustificazione data dalla gestione.
Il sistema è stato riattivato alle ore 16. Finora l’80% delle prenotazioni è avvenuta tramite il portale.
Code e assembramenti in farmacia
Ma difficoltà si sono riscontrate anche in farmacia. Dove si sono presentate persone che non ancora non possono prenotare la vaccinazione. Mentre alcuni farmacisti hanno verificato tempi di attesa lunghi nell’ottenere risposta dal sistema. Con il risultato che tanti anziani si sono ritrovati ammassati all’ingresso delle farmacie.
C’è anche chi è riuscito a prendere la prenotazione, ma molto in là con i tempi.
Gli insegnanti
Subito prenotati per la giornata di sabato insegnanti (e altro personale scolastico) che sono riusciti a collegarsi subito al sistema mercoledì mattina. Dopo alcuni tentativi, l’appuntamento è stato fissato per la giornata di sabato, primo giorno di vaccinazione del personale scolastico. Altri, soprattutto chi ha provato a collegarsi il pomeriggio, è andato incontro a maggiori difficoltà.
Non si sono potuti prenotare nel primo giorno i prof che hanno un’età compresa tra i 56 e i 65 anni. Questo perché inizialmente tale fascia di età era esclusa dall’utilizzo del vaccino AstraZeneca e quindi non risultavano inseriti negli elenchi inviati dal Ministero dell’Istruzione. Problema, è stato assicurato nel corso di un incontro in Regione con i sindacati della scuola, che è stato risolto con l’invio dei tabulati completi.
Resta ancora il nodo del personale scolastico con più di 65 anni, per il quale al momento non si può utilizzare il vaccino AstraZeneca.
Si stanno verificando alcune criticità specifiche che si sono riscontrate negli appuntamenti nel territorio della Usl Umbria 2.
Meno scorte del vaccino AstraZeneca
Per accelerare nella vaccinazione, il commissario Massimo D’Angelo ha chiesto alla sanità regionale di ridurre le scorte di magazzino del vaccino AstraZeneca, lasciandone solo il 10% per i richiami. Ciò in ragione del fatto che per questo prodotto il richiamo va fatto dopo 75 giorni e quindi dovrebbe esserci il tempo per ricevere le dosi necessarie.
D’Angelo ha anche annunciato che saranno aumentati i punti vaccinali ed effettuato un doppio turno, per le prime vaccinazioni e per i richiami.
Le stime sugli anziani da vaccinare
In questa fase si è stimato che gli umbri over 80 a cui inoculare il vaccino Pfizer sono circa 60 mila (considerando un tasso di adesione dell’85%).
I vaccini disponibili
D’Angelo ha fatto il punto sui vaccini disponibili e su quelli che dovrebbero esserlo a breve.
Del prodotto Pfizer ci sono 51 vassoi (ciascuno con 1170 dosi); 37 sono stati utilizzati, 4 lo saranno la prossima settimana per la prima dose e gli altri per la seconda dose.
Delle 4300 dosi del vaccino Moderna ne sono state utilizzate 2000. Il 27 febbraio ne sono attese altre 4.300, se le consegne saranno rispettate. Di queste, 3300 andranno ai medici di base per vaccinare dal primo marzo a domicilio le persone fragili. In questo caso, non serve la prenotazione, ma le persone saranno contattate dal proprio medico.
Sono finora 15 mila le dosi di AstraZeneca arrivate in Umbria. Per fine marzo, se le forniture saranno rispettate, dovrebbero arrivare a 46.300. Di queste, 22 mila dovrebbero servire per il personale scolastico, 6 mila per forze dell’ordine e vigili del fuoco. Si attende poi l’indicazione delle Prefetture per il personale dei servizi ritenuti essenziali.
Missione di Dario per avere più vaccini
L’Umbria continua a chiedere al Governo e alla sanità nazionale l’invio di 50 mila vaccini in più. Questa mattina missione a Roma in tal senso del direttore Claudio Dario, che ha incontrato Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute