Su 14.200 operatori delle Aziende sanitarie e ospedaliere umbre in 10mila sono già pronti a farsi somministrare il vaccino anti Covid. Dieci, finora, gli operatori che hanno rifiutato il vaccino. Mentre si attende la risposta degli altri circa 4 mila medici, infermieri e oss che non hanno dato ancora il proprio consenso. O perché non hanno ricevuto o visto la mail dell’Azienda, perché non al lavoro o perché ancora indecisi.
La Regione parla di percentuale alta di adesioni. E comunque si escludono provvedimenti nei confronti di coloro che decideranno di non vaccinarsi.
Vaccinazione, i tempi fissati dal Ministero
in base alla categoria di popolazione
Mentre nel frattempo si estende il piano di vaccinazione, inserendo nella fascia di rischio prioritaria anche medici e infermieri privati, odontoiatri e farmacisti. Per i quali la presidente Tesei ha chiesto stamattina al commissario Arcuri l’invio in Umbria di ulteriori 8 mila dosi di vaccino.
A preoccupare non è l’adesione del personale sanitario, che si confida molto alta (l’80% la stima effettuata nel piano umbro di vaccinazione).
Quanto i ritardi nelle adesioni da parte degli anziani ospiti delle Rsa (anche attraverso i loro familiari): Ne mancano all’appello circa 1.700, per i quali si chiede il consenso informato entro mercoledì sera al massimo, dato che da giovedì prenderà il via la vaccinazione di queste persone, considerate le più a rischio.
E non preoccupano la Regione i tempi con cui stanno procedendo le vaccinazioni. L’Umbria, dopo l’accelerazione dell’ultimo giorno, è arrivata ad aver vaccinato 2.057 persone, pari al 41,5% delle 4.960 dosi disponibili. Una delle Regioni dove si procede più celermente, in un’Italia che va comunque a rilento, secondo il report del Ministero.
Dalla seconda metà di febbraio si conta di avere la disponibilità dei vaccini Moderna e AstraZeneca, che possono essere conservati ad una temperatura tra i 2 e gli 8 gradi. E che quindi possono essere somministrati più agevolmente. Coinvolgendo anche i medici di famiglia e le farmacie.
A quel punto la campagna di vaccinazione potrebbe conoscere una significativa accelerazione. Il direttore della Sanità umbra, Claudio Dario, ricorda che in 2 mesi sono state vaccinate 240 mila persone contro l’influenza. Il meccanismo, con i nuovi vaccini anti Covid in arrivo, sarebbe simile.
“E’ importante che ci arrivi il vaccino – commenta Dario – tutto il resto lo affrontiamo e risolviamo. Se ci arrivasse il doppio dei vaccini, saremmo subito in grado di somministrarli”.
Intanto, l’Umbria attende le sue ulteriori 5.850 dosi di vaccino Pfizer, tra quelli giunti alla base militare di Pratica di mare. “Saranno fatti nel giro di 5/6 giorni” assicura l’assessore Luca Coletto.