Quando anche l’arte venatoria va al passo coi tempi ma…contro la legge. Oggi pomeriggio (giovedì 29 ottobre), in un valico di Lisciano Niccone, un cacciatore è stato sorpreso in appostamento dai carabinieri forestali mentre, attraverso il proprio smartphone, emetteva richiami di uccelli.
A seguito della confisca del cellulare dell’uomo i militari hanno poi constatato la presenza di un’applicazione specifica, in grado di emettere ben 39 differenti canti di altrettanti volatili.
Queste applicazioni sono considerate legali e facilmente raggiungibili sul web, molto efficaci ad esempio per la pratica del birdwatching. L’utilizzo durante l’attività venatoria, invece, è assolutamente vietato.
Dato che l’impiego di qualsiasi apparecchiatura in grado di emettere richiami durante la caccia comporta la denuncia penale, il “moderno” cacciatore è stato deferito e segnalato alla questura di competenza.