Oltre alla somma già pagata, sono state le minacce ricevute a spingere un ternano vittima di usura a chiedere aiuto alla Polizia di Stato per mettere fine a quella situazione che andava avanti da circa un anno.
La scorsa settimana, dopo un breve indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, la Squadra Mobile ha messo fine all’incubo di un ternano che si era rivolto ad un concittadino per far fronte a delle spese necessarie per i suoi familiari, finendo in un drammatico vortice di richieste di denaro sempre più pressanti ed angoscianti.
L’uomo ha raccontato agli investigatori della 3° Sezione della Squadra Mobile ternana di come l’accordo inziale di restituire i 3.000 prestati più 600 euro, non fosse stato rispettato e nonostante stesse effettuando il pagamento, le richieste di denaro erano aumentate fino a dover restituire poco meno di 6.000 euro, con l’aumento di 100 euro per ogni volta che pagava in ritardo, il tutto condito da minacce al telefono.
Lo scambio dei soldi avveniva durante incontri rapidissimi, sempre in luoghi pubblici all’aperto e, in alcuni casi con un altro uomo più anziano.
Gli agenti hanno subito avviato gli accertamenti sulla coppia di usurai, scoprendo che si trattava di un ternano di 31 anni e di un romano di 48 anni – con precedenti penali per droga e per altri reati – residenti a Terni. Attraverso un’attività di indagine tradizionale – con servizi di appostamento, pedinamenti e riscontri documentali – hanno monitorato i due uomini fino a concordare con la vittima una consegna controllata.
La scorsa settimana, appena avvenuto lo scambio di denaro, i poliziotti hanno fermato il 48enne romano, trovato con addosso la somma appena consegnata, ed hanno esteso la perquisizione nella sua abitazione, dove hanno trovato 1 etto di cocaina di buona qualità, una piccola quantità di hashish, bilancini di precisione e tutto il materiale per il taglio e il confezionamento delle dosi.
E’ scattato immediatamente l’arresto in flagranza non solo per usura, ma anche per detenzione ai fini di spaccio.
In base a quanto emerso dalle indagini, grazie al tempestivo intervento della Procura della Repubblica ternana, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Terni, ha emesso in 48 ore un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 31enne ternano, che era stato tenuto costantemente sotto osservazione durante l’attesa della misura, affinché non potesse allontanarsi dalla città; l’accusa per lui è di usura in concorso.
Le indagini della Polizia di Stato proseguono, sia per accertare la provenienza della droga trovata in casa del romano, che per identificare altre persone finite nel giro di usura messo in atto dai due complici; a questo scopo, la Questura ternana invita eventuali altre vittime a rivolgersi con fiducia alle Forze dell’Ordine per denunciare questi comportamenti criminali.