“Signore, mi manda l’USL per un massaggio gratuito”. Questo è quello che si è sentito dire un anziano signore di Valfabbrica da una avvenente donna che, scesa dall’auto, ha improvvisamente iniziato a massaggiare l’uomo, facendogli credere che la Sanità umbra inviasse a domicilio personale specializzato per alleviare gli acciacchi dell’età.
Terminato il fugace massaggio, l’anziano ha ringraziato la donna ma, nel mettere le mani dentro la giacca, si è accorto di non avere più il portafoglio. Ma “l’operatrice Usl” ormai si era già allontanata a bordo dell’auto, guidata da un complice. A questo punto al malcapitato non è rimasto che avvisare i carabinieri.
I militari, dai pochi elementi raccolti, sono riusciti ad individuare, nel giro di un paio di giorni, la vettura in fuga e, di conseguenza, gli autori della truffa. Si tratta di una coppia, moglie e marito, già nota alle forze dell’ordine per analoghi reati.
I due sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per furto aggravato e, a loro carico, è stato avviato il procedimento per il Divieto di ritorno nel Comune di Valfabbrica.
Determinanti, in questo caso, sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza, di cui il Comune di Valfabbrica è dotato e, come annunciato giorni fa, ha intenzione di implementare il sistema di “occhi elettronici”. Ormai, infatti, oltre ai numerosi episodi di furti, molti malviventi senza scrupoli scelgono gli anziani in quanto “bersagli facili”.