La donna stava facendo le pulizie in un condominio di via del Macello, quando si è sentita minacciata e ha dato l'allarme
Uscito solo due giorni fa dal carcere di Sollicciano-Firenze è stato subito riportato in cella, questa volta a Capanne.
Il quarantenne tunisino si è avvicinato ad una donne delle pulizie che stava lavorando in via del Macello. La fissava con occhi spalancati – ha raccontato la donna alla polizia nel dare l’allarme – continuando a seguirla con fare inquietante. Sino a quando si è rinchiuso in uno sgabuzzino porta attrezzi.
All’arrivo dei poliziotti l’uomo ha mostrato insofferenza ed ha provato a colpire con un pugno uno degli agenti che gli chiedeva i documenti per l’identificazione. Poi si è sfilato la cintura, usandola come arma contro i poliziotti, che a quale punto hanno usato lo spray al peperoncino per neutralizzarlo.
L’uomo presentava a proprio carico un ordine del questore di Firenze e numerosissimi precedenti di Polizia per rapina, reati contro il patrimonio in genere e reati collegati allo spaccio di sostanze stupefacenti, veniva trovato in possesso di circa mezzo grammo di sostanza stupefacente del tipo eroina.
L’uomo è stato tratto in arresto per il reato di violenza, resistenza aggravata e minacce gravi a pubblico ufficiale nonché sanzionato per detenzione di sostanza stupefacente.
L’A.G. convalidava l’arresto e disponeva l’accompagnamento in carcere dell’uomo.