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Urologia Perugia in diretta streaming  mondiale, collegata con 30mila esperti

L’urologia dell’ospedale di Perugia in mondo visione. Un intervento chirurgico  di  prostatectomia  radicale, eseguito  con tecnica robotica dalla equipe del professor Ettore Mearini, direttore della S.C. inter-aziendale di Clinica Urologica ad indirizzo oncologico (Perugia-Terni), è stato trasmesso in diretta streaming  ai partecipanti al congresso  della Società Italiana di Urologia (SIU live), in svolgimento a Roma nei giorni 5 e 6 Aprile, e a  tutti i centri internazionali di urologia collegati per conoscere  la tecnica messa a punto dai chirurghi di Perugia.

Si calcola che l’intervento sia stato seguito da  circa 30 mila esperti. Gli organizzatori  hanno scelto  Perugia per dimostrare la  tecnica  innovativa  messa a punto dal professor Mearini per  trattare il cancro della  prostata,  che ha dato già eccellenti risultati negli oltre 500 interventi eseguiti in Umbria.

Nello specifico, la tecnica, che è stata già oggetto di pubblicazione su riviste internazionali, ha come peculiarità quella di  preservare al meglio la continenza urinaria e la potenza sessuale.

“La chirurgia robotica iniziata da più di sei anni nella nostra regione – sottolinea il professor Mearini – ci ha permesso  una svolta nel trattamento  di questa malattia, che resta la più frequente forma tumorale solida nell’uomo. Gli eccellenti risultati conseguiti  hanno messo il nostro centro all’attenzione degli esperti nazionali ed internazionali, e questo è motivo di  grande soddisfazione”.

Il centro di Perugia è rimasto in collegamento streaming in contemporanea con altri centri di tutto il mondo (Svizzera- Gran Bretagna- Germania- Stati Uniti) dove venivano eseguiti  interventi chirurgici urologici analoghi, permettendo il confronto tra le tecniche più accreditate.

“Non è lontano il tempo – afferma il Prof. Mearini  in una nota  stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – in cui la tecnica robotica permetterà al chirurgo di monitorare interventi chirurgici anche a notevole distanza, con pazienti che potranno essere seguiti nella sede a loro più vicina, da esperti che lavorano nei centri più qualificati”.