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Urbanistica, Barbarito: “A Giano lavorano sempre i soliti professionisti”

“Mi domando se si tratti solo di una curiosità coincidenza il fatto che i progetti del Prg del 2006, del Puc di Bastardo e, in ultimo, quello di Giano capoluogo, recentemente finanziato, siano affidati sempre ad una ristretta cerchia di professionisti, che negli anni si trovano puntualmente ad essere diretti affidatari di incarichi, tra cui spicca un ex assessore diessino ai lavori pubblici del Comune di Terni dei primi anni duemila”.

È quanto dichiara Jacopo Barbarito, capogruppo di Centrodestra per Giano. “Tanto per rimanere in tema di casualità, l’autore della valutazione ambientale strategica del piano regolatore è lo stesso che ha curato la progettazione del parco urbano di Bastardo, come anche l’importo degli incarichi è stato sempre prossimo ai 20 mila euro, cifra al di sotto della quale era possibile un affidamento diretto; altra casualità sta nel fatto che qualcuno di questi professionisti ora si trovi a lavorare anche a Campello sul Clitunno. In ultimo, per giunta, il 30 dicembre 2014 il consiglio comunale, con voto contrario della minoranza, tra cui il sottoscritto, ha aumentato questa cifra a 40 mila euro, giustificando tale scelta con l’adozione anticipata di una norma che sarebbe stata prevista nel regolamento della centrale unica di committenza con i Comuni dell’Unione “Terre dell’Olio e del Sagrantino”.

“In quella occasione – continua Barbarito – anticipai che la fretta di approvare tale modifica su una bozza di testo, ancora non vagliato dalla giunta dell’Unione, sarebbe stata funzionale all’affidamento di qualche incarico ed ecco che, magicamente, qualche giorno dopo venne affidato quello per la progettazione del Puc3 di Giano a uno dei professionisti sopra richiamati, per un importo sempre prossimo al tetto massimo consentito. A questo proposito mi chiedo se in tutta la Regione non vi siano altri professionisti atti allo scopo, nello spirito del legislatore che sancisce il principio di rotazione, e quanti preventivi sono stati consultati prima di procedere a tali affidamenti nonché, in ultimo, se si sia fatta un’attenta valutazione sul ricorso a risorse interne che, vista la legislazione vigente, consentirebbero un notevole risparmio di risorse pubbliche”.