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Un'ora di lavoro per le popolazioni terremotate dell'Emilia. Il CNA chiede aiuto anche per Marsciano

Un’ora di retribuzione dei lavoratori e un contributo equivalente da parte delle imprese da destinare alle zone dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto. È quanto concordato nel protocollo d’intesa stipulato a livello nazionale tra le associazioni di categoria dell’artigianato (Cna, Confartigianato, Claii, Casartigiani) e i sindacati dei lavoratori (Cgil, Cisl, Uil) per aiutare il sistema produttivo della regione emiliana, messo pesantemente in crisi dal recente sisma, che proprio nelle aree industriali ha provocato i danni maggiori, sia in termini di vite umane che strutturali.
Per aderire all’iniziativa e autorizzare il prelievo della somma destinata ai terremotati dell’Emilia Romagna i dipendenti dovranno sottoscrivere una delega al proprio datore di lavoro, il quale da parte sua verserà una cifra analoga per ogni ora devoluta dai propri dipendenti.

Un aiuto anche per Marsciano – “L’intesa sottoscritta dalle associazioni nazionali ci vede ovviamente concordi – afferma Renato Cesca, presidente provinciale della Cna di Perugia -. Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle cosa significhi essere colpiti da un terremoto e dover ricominciare daccapo a ricostruire quanto era stato realizzato con impegno e fatica. Con l’occasione però non possiamo non ricordare il disagio della popolazione del territorio di Marsciano, colpita dal sisma più di due anni fa e ancora in attesa di fondi indispensabili ad avviare la ricostruzione pesante”. “È di questi giorni – prosegue Giuseppe Barcaroli, presidente della Cna di Marsciano – la serie di appelli lanciati dagli amministratori, dai partiti, dai comitati dei cittadini alle istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica, affinché venga sciolto il nodo dei finanziamenti. La Cna si unisce con forza a questi appelli, auspicando che non rimangano ancora una volta senza risposta, in assenza della quale non potrà che esserci una dura presa di posizione da parte delle forze sociali, economiche e politiche del territorio”.