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Università, Regione, Pd e Lega: tutti pronti ad accogliere i profughi ucraini

Accordo tra l’Università degli Studi di Perugia, l’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria e la Regione Umbria, per garantire a studentesse e studenti, ricercatori e docenti in fuga dalla Repubblica Ucraina, un’adeguata accoglienza e la possibilità di proseguire in Umbria la carriera accademica bruscamente interrotta in patria a causa della guerra.

L’impegno del Pd

Un accordo salutato con soddisfazione dal consigliere e segretario regionale del Partito democratico Tommaso Bori.

“Siamo felici – spiega Bori – che il Partito Democratico dell’Umbria sia
stato il primo, seguito subito dal PD di Liguria, Basilicata, Puglia e
Calabria, a dare un contributo di solidarietà attiva alla crisi umanitaria
in corso stabilendo un canale di accoglienza per gli studenti, ricercatori,
dottorandi e docenti ucraini. I livelli regionali e nazionali del Partito
Democratico, che per primi hanno raccolto e rilanciato l’appello lanciato
proprio dall’Umbria, dalla pro Rettrice dell’Università statale di Kiev,
continueranno ad essere impegnati in queste ore affinché tale iniziativa
trovi la massima diffusione e adesione”.

“Nella nostra regione – conclude Bori – stiamo presentando un atto in
ognuno dei 92 comuni e nelle due province, con cui si chiede di aderire al
programma d’accoglienza della comunità universitaria ucraina con
l’auspicio di arrivare a fornire in tempi brevi anche supporto, risorse e
servizi così come auspicato dal Rettore dell’Università Maurizio
Oliviero”.

I sindaci della Lega: pronti ad accogliere i profughi

La solidarietà nei confronti dei profughi ucraini è bipartisan. I sindaci umbri della Lega si sono detti pronti ad accogliere le famiglie ucraine
in fuga dalla guerra. Una posizione comunicata da Manuel Petruccioli, Responsabile Enti Locali (Giano dell’Umbria), Leonardo Latini (Terni), Stefano Zuccarini (Foligno), Luca Carizia (Umbertide), Francesca Mele (Marsciano), Virginio Caparvi (Nocera Umbra), Fabrizio Gareggia (Cannara), Remigio Venanzi (Polino).

“Le nostre comunità si stringono intorno al dolore del popolo ucraino
che sta affrontando i giorni più bui – le parole dei sindaci leghisti –
Di fronte a una tragedia umanitaria come questa, siamo tutti chiamati a
fare la nostra parte per garantire sostegno e assistenza. Informeremo i
Prefetti di Perugia e di Terni della nostra disponibilità a offrire
piena collaborazione al Governo in vista dei numerosi arrivi previsti
sul territorio italiano e mettiamo a disposizione le nostre strutture
per ospitare i profughi in fuga dalla guerra, con particolare attenzione
a donne e bambini. Esprimiamo preoccupazione per l’evolversi della
situazione – concludono – Auspichiamo con forza il cessate il fuoco e il
ritorno al confronto diplomatico”.