(Adnkronos) – “La specializzazione in Ortopedia e Traumatologia è un percorso che punta su diversi fattori fondamentali: originalità, tecnologia, capacità diagnostica e lavoro in équipe. Ogni chirurgo deve potersi dedicare a specifici ambiti chirurgici, ma allo stesso tempo avere una visione ampia e complessa da mettere a disposizione dei pazienti per migliorare la funzione articolare e la qualità di vita”. Lo ha detto Rocco Papalia, rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma intervendo al primo incontro annuale del team di ricerca in Ortopedia e Traumatologia dell’Ucbm, oggi a Roma.
Papalia ha sottolineato come il “mondo della formazione stia cambiando rapidamente”, anche in relazione alle nuove “modalità di apprendimento” degli studenti. “Oggi – ha ricordato il rettore – esistono competenze tecnologiche diverse rispetto al passato. Il simulation center consente agli specializzandi di effettuare prove immersive e di allenarsi sugli interventi chirurgici, arrivando in sala operatoria con una preparazione più solida”. Papalia ha evidenziato anche l’importanza del lavoro in piccoli gruppi e della costruzione condivisa delle ipotesi diagnostiche, che vengono poi tradotte nelle terapie più appropriate per il paziente. “Seguiamo le linee guida del ministero su tutto ciò che riguarda l’invecchiamento attivo: dalla robotica applicata alla chirurgia protesica, all’innovazione sulle cartilagini, fino alle nuove tecniche per la cura di muscoli e tendini”.
L’Università Campus Bio-Medico di Roma, nata nel 1993, ha sviluppato un progetto formativo che integra didattica, ricerca e attività clinica in stretta collaborazione con il Policlinico universitario. L’Ateneo offre attualmente 30 scuole di specializzazione, con percorsi professionalizzanti nelle principali discipline mediche e chirurgiche. “Un approccio – ha concluso Papalia – che punta a migliorare non solo le articolazioni, ma la funzionalità complessiva del corpo. L’obiettivo è consentire alle persone di muoversi meglio e di vivere in modo più attivo, in una società che da un lato invecchia e dall’altro richiede sempre maggiore qualità della vita”.