Assemblea dell'Udu: prenotazione delle lezioni in presenza e numero di studenti ammessi, modalità telematica, sale studio e biblioteche
Prenotazione delle lezioni in presenza e numero di studenti ammessi, modalità telematica, sale studio e biblioteche. Queste le problematiche degli studenti universitari in vista della ripresa delle attività rispetto all’emergenza Covid.
Problemi che sono stati discussi in via telematica nell’incontro organizzato dall’Udu, al quale hanno partecipato oltre 250 studentesse e studenti.
I nodi
Gli studenti hanno evidenziato la necessità di flessibilizzare le modalità di prenotazione delle lezioni in presenza, attualmente effettuabili solo su base settimanale, o addirittura semestrale.
Inoltre bisogna garantire a tutte e tutti più facilmente la modalità telematica per lezioni ed esami qualora ce ne sia la necessità: molti fuori sede, nell’incertezza dell’avvio dell’anno accademico, non hanno ancora concluso i contratti di affitto e non sono arrivati a Perugia. Escluderli dalle lezioni non è una soluzione pensabile.
Sale studio e biblioteche
“Tra le principali preoccupazioni di chi frequenterà il prossimo anno accademico – afferma Aleph Bononi, Garante Adisu e membro dell’Esecutivo di Udu Perugia – la questione degli spazi di studio e delle biblioteche: da mesi ormai le biblioteche universitarie sono riservate, per ragioni sanitarie, alla sola consultazione”. E continua: “Questa previsione, tuttavia è ridondante: per la sicurezza sanitaria è già prevista la riduzione della capienza massima. Il risultato è che, ad esempio, dei 50 posti disponibili su oltre 190 nella biblioteca umanistica, risultano quotidianamente occupati una minima parte, mentre gli studenti hanno pochi spazi per studiare e le aule studio rimangono chiuse”.
La didattica in presenza
A ciò si aggiunge il problema degli spazi universitari per la didattica in presenza che, visto anche l’aumento delle immatricolazioni, determina la poca frequenza delle lezioni in presenza per i dipartimenti più affollati. Determinando, nei fatti, una situazione discriminatoria.
Per questo gli studenti chiedono un piano chiaro per la gestione e il superamento di queste criticità.