“L’esperienza del Polo didattico scientifico di Terni, dopo aver trovato il suo giusto riconoscimento nell’ambito del nuovo Statuto dell’Università degli Studi di Perugia, sono certa che riceverà, nella futura organizzazione dell’Ateneo, l’attenzione che questa esperienza merita”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina a Terni ai lavori del Forum sulla valutazione delle sedi universitarie
“Si farebbe un grave errore se si decidesse la nuova ‘governance’ dell’Università esclusivamente in base alla necessità, pur importante, di far quadrare i bilanci – ha evidenziato la presidente – Penso che l’Università dovrebbe puntare a valorizzare, a Perugia come a Terni, la sua vocazione di centro di ricerca e innovazione. Anche perché, proprio la futura valutazione che sarà effettuata sulla qualità delle sedi universitarie, avrà tra i suoi criteri cardine quello relativo alla qualità della ricerca svolta. Dunque, è questa la sfida che l’Università deve saper raccogliere, sapendo che essa stessa rappresenta un elemento importantissimo della futura capacità competitiva dell’Umbria, delle sue imprese, della sua economia. Ecco perché il modello organizzativo futuro deve saper guardare all’Umbria”.
Quanto al del Polo scientifico e didattico di Terni, ed alla presenza dell’Università, la presidente ha ricordato d’aver sempre sostenuto la “peculiarità” di questa esperienza: “Qui a Terni – ha detto – in tutti questi anni si è realizzata un’ esperienza che ha visto impegnati insieme l’Università, le istituzioni locali e le stesse imprese, in un progetto di crescita e sviluppo del territorio. Progetto in cui come Regione continuiamo a credere e per il quale ci sentiamo impegnati a fare la nostra parte. Ed il mio personale invito è che si continui a guardare all’esperienza del Polo universitario di Terni come un valore ed un’opportunità per tutti”.
Concludendo i lavori del forum “La valutazione delle sedi universitarie” svoltosi a Palazzo Gazzoli alla presenza di personalità del mondo accademico e istituzionale e della stessa presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini, il presidente della Provincia Feliciano Polli ha affermato che “per i contenuti delle analisi, la qualità del dibattito e degli interventi pienamente condivisibili del prof. Burrascano e della presidente Marini, il convegno è risultato un’importante riunione operativa che ha ripuntualizzato
indirizzi, in cui è collocata l’Università di Perugia, da seguire nel nuovo scenario internazionale e in quello nazionale disegnato dalla legge 240 Gelmini. L’intervento della presidente Marini – ha detto il presidente – ha bene inquadrato funzioni e ruolo dell’Università nell’ambito delle prospettive della Regione dell’Umbria e insieme il ruolo del polo ternano, polo che ha prodotto un’esperienza di successo e che potrà essere determinante nel futuro della stessa Università di Perugia. In questo ambito – ha proseguito Polli – e con i vincoli che la stessa legge pone a livello di valutazione per sede (accreditamento iniziale e fasi successive periodi che di valutazione), perché il polo ternano possa avere un futuro ed essere all’altezza delle esigenze qualitative di livello europeo, diventa irrinunciabile e insostituibile la presenza dei dipartimenti e del conseguente potere decisionale, della disponibilità di risorse dedicate alla ricerca nonché di docenti appositamente assegnati alla struttura. Con riguardo alle esperienze prodotte e alle caratteristiche della presenza universitaria a Terni, che interessa la sanità, ingegneria, economia, scienze della formazione, diventa assai importante la capacità di incentivare ricerca e tutto quanto dalla ricerca stessa possa scaturire in termini di sviluppo. Per questo è necessario che, accanto ai dipartimenti, si realizzino adeguate strutture di ricerca. Pur nel rispetto dell’autonomia dell’Università, riteniamo – ha aggiunto il presidente Polli – che ciò debba essere preso in seria e concreta considerazione dalla stessa Università
nell’interesse proprio, della provincia di Terni e dell’intero territorio regionale. E’ per noi di grande conforto l’impegno corale delle istituzioni locali, della comunità locale e della stessa Regione dell’Umbria sia in termini di impostazioni generali, sia nel sostegno finanziario. Ci aspettiamo che il Senato accademico nel suo insieme e, in particolare, il rettore Bistoni, che ha avuto un
ruolo fondamentale nello sviluppo del polo ternano, si impegnino fino in fondo per costruire questa prospettiva determinante per il futuro della stessa regione. I tempi sono molti stretti. E’ necessario – ha sottolineato il presidente – che il confronto instauratosi tra istituzioni e Università prosegua rapidamente con spirito costruttivo e con esiti positivi e con la consapevolezza che le decisioni che saranno assunte segneranno in modo decisivo il significato della presenza e del peso dell’Università in Umbria e nel paese e il futuro della stessa comunità regionale.