Categorie: Scuola & Università Umbria | Italia | Mondo

Università: Presidente Marini all'inaugurazione della Biblioteca di Medicina

“La biblioteca medica che inauguriamo oggi aggiunge ulteriore qualità all’attività di ricerca e didattica della Facoltà di Medicina dell’Università di Perugia, ma anche del sistema sanitario regionale perché essa sarà fruibile a tutti i medici umbri per le loro necessità di ricerca, aggiornamento e studio”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina alla cerimonia di inaugurazione della nuova biblioteca e della mensa per studenti della Facoltà di Medicina.
Ricordando che è in atto un confronto tra Regioni e Ministero della sanità per la definizione del nuovo Patto per la salute, la presidente ha ricordato come proprio le questioni riguardanti ricerca e formazione del personale medico troveranno adeguato spazio nel Patto: “Come Regione Umbria – ha detto – abbiamo in un certo qual modo anticipato ciò che il Patto per la salute conterrà come linee strategiche per tutte le Regioni per quanto riguarda i percorsi di formazione dei medici, con particolare riferimento agli specializzandi. Nella convenzione Regione-Università per la sanità, che andremo a definire nelle prossime settimane (la presidente ha auspicato che la formalizzazione dell’intesa possa avvenire entro la fine del mese di gennaio, n.d.r), abbiamo infatti assunto precisi impegni in questa direzione. E proprio nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando europeo per la ricerca su scala internazionale di professionalità scientifiche disponibili a lavorare nella nostra regione. È questo il primo esempio di un bando regionale per l’attrazione ‘cervelli’, in un quadro nazionale che vede purtroppo moltissimi talenti italiani costretti a lavorare all’estero”.
Sarà, invece, la definitiva partenza del centro di ricerca per la “genomica” a rafforzare il ruolo dell’Umbria e della sua Università quale centro di altissima ricerca: “È questa la ‘sfida alta’ che intendiamo accogliere, lavorando positivamente e costruttivamente affinché la vocazione di ‘research university’ del nostro ateneo divenga realtà, consapevoli che ciò si traduce in una crescita del livello qualitativo dell’intero sistema sanitario regionale. Queste realizzazioni – ha concluso la presidente Marini – oggi si rendono possibili perché sono figlie della programmazione realizzata in passato e frutto dei positivi rapporti avuti negli anni dall’Università con la Regione e con il sistema delle autonomie locali”.