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Unipg, mensa di medicina / Il caso in Senato Accademico

Ci sarà direttamente il Prof. Maurizio Oliviero, amministratore unico dell’Adisu (Agenzia per il Diritto allo Studio della Regione Umbria) al prossimo Senato Accademico, in veste di invitato. Tema su cui dibattere è la tanto sospirata mensa universitaria del dopo dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. A chiedere la sua presenza di Oliviero è lo stesso Rettore Franco Moriconi, dietro interrogazione dei rappresentanti UdU, il sindacato studentesco: il magnifico ha affermato con veemenza – ribadendo questo intento anche poche ore dopo in sede di CDA – la volontà di fare chiarezza una volta per tutte sulla faccenda, complicatasi in questo ultimo anno tra comunicati, smentite da parte dei funzionari dell’amministrazione universitaria, sopralluoghi più o meno ufficiali, disponibilità dichiarate in molte occasioni e richieste scritte dall’ADiSU senza risposta.

Si cerca lo spazio – Il punto dunque sarebbe questo: Adisu e Regione sono pronti a istituire la mensa, e per farlo è naturalmente necessario un bando per aggiudicare la gara. Resta il nodo del luogo fisico dove realizzarla. Le vie perseguibili sarebbero due: sfruttare quella già esistente all’interno del polo di medicina, oppure costruirne una nuova. Ma ancora la via passa da Palazzo Murena, essendo i terreni nella zona dell’ex Silvestrini di proprietà dello Studium. Certo anche ristrutturare l’edificio esistente non è detto sia economico e vantaggioso, in quanto la struttura è comunque di proprietà privata, seppur il terreno resti dell’Ateneo. Una zona, dunque, quella di medicina che vede un polo di eccellenza trasferitosi a San Sisto anni fà, monco tuttavia di alcuni servizi, come appunto la mensa.

La nota dell’UDU – Come sindacato studentesco” – si legge in un comunicato del sindacato studentesco – “da anni impegnato a fare in modo che anche gli studenti del polo sanitario abbiano accesso al servizio mensa a prezzo agevolato erogato dall’ADiSU, riteniamo che questo incontro sia innanzitutto fortemente auspicabile per giungere finalmente ad una soluzione che impegni tutti gli enti coinvolti nella vicenda a collaborare fattivamente. Inoltre un dialogo aperto tra l’Università rappresentata in tutte le sue componenti come appunto avviene nel Senato Accademico e l’ADiSU è secondo noi doveroso nei confronti di tutti quegli studenti che giustamente reclamano il loro fondamentale diritto ad usufruire del servizio mensa, con in testa coloro che, versando in precarie condizioni economiche, hanno diritto a pasti gratuiti. Proprio perché gli studenti meritano risposte veritiere, serie e con riscontri positivi in tempi rapidi, chiediamo che in occasione di tale seduta del Senato Accademico, il confronto con l’Amministratore Unico dell’ADiSU sia inserito all’Ordine del Giorno, e, quindi, soggetto a delibera formale. Solo con un atto del genere, infatti, – concludono gli studenti – sarebbe possibile dare non solo ai rappresentanti ma agli studenti tutti il tipo di risposta che la situazione, ormai critica merita; è nostra opinione che si debba vagliare ogni ipotesi in grado di risolvere il problema nel minor tempo possibile, anche a costo di ricorrere a soluzioni provvisorie come l’installazione di tensostrutture che ci risultano essere nelle immediate disponibilità dell’ADiSU”.

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