Gli studenti fuori sede dell’Università di Perugia che vivono in città potranno usufruire dell’assistenza sanitaria assicurata da 40 medici di base. Lo prevede una convenzione firmata dall’Ateneo e dall’Usl Umbria 1.
A siglare l’intesa, oggi a palazzo Murena e ad illustrare le modalità di attivazione del servizio, sono stati il rettore Franco Moriconi e il direttore generale dell’Unità sanitaria locale Giuseppe Legato.
I 40 medici di base hanno dato la disponibilità a fare visite nel proprio ambulatorio o al domicilio dello studente. In precedenza – è stato sottolineato – i “fuori sede” se volevano avere un medico di medicina generale nel distretto del perugino dovevano rinunciare al proprio medico. “Ora questo non è più necessario”, è stato spiegato. “Questo servizio era un punto fondamentale del mio programma e che quindi ora viene realizzato”, ha affermato il rettore. Il nuovo servizio integrativo di assistenza sanitaria, “con l’Università che – ha detto Moriconi – si impegna a finanziarlo”, partirà a breve, appena verrà divulgato nel portale dell’Ateneo l’elenco dei medici di assistenza primaria di medicina generale fornito dall’Usl.
“I medici potranno utilizzare per le prescrizioni la ricetta rossa – ha spiegato il direttore dell’Usl 1 -, con gli studenti che avranno così accesso a tutti i servizi sanitari”. “Un’idea innovativa” l’ha definita ancora Legato. Con il rettore Moriconi che ha poi sottolineato che “oltre a Perugia e Padova sono poche le università che offrono un servizio di questo tipo agli studenti”. “Con i quali – ha concluso Moriconi – stiamo lavorando, attraverso il loro consiglio, per affrontare una alla volta le problematiche che li riguardano”.