Il capogruppo regionale del Psi, Massimo Buconi, ha presentato ieri alla stampa la proposta di legge sul turismo sociale avanzata in questi giorni al consiglio regionale. Secondo il consigliere, “turismo sociale” vuol dire “consentire attraverso le associazioni senza scopo di lucro la mobilità culturale, sociale, sportiva e persino di natura religiosa anche a quelle fasce di popolazione che diversamente non potrebbero usufruire di viaggi e vacanze mirate”.
Il riconoscimento del turismo sociale da parte della regione Umbria, secondo il capogruppo Buconi, aprirebbe una nuova stagione per il turismo umbro – piegato dalla crisi economica internazionale – con una doppia valenza: “Da una parte si permette a giovani, gite scolastiche di studenti, a portatori di handicap, anziani e famiglie numerose o monoreddito di poter socializzare, conoscere e quindi crescere culturalmente; dall'altra si vanno ad intercettare nuovi flussi di turismo che altrimenti le nostre strutture umbre non potrebbero mai raggiungere. Un tassello in più, economicamente parlando, per dare nuova linfa all'economia regionale”.
“La proposta di riconoscimento e incentivo del turismo sociale per la prima volta viene regolamentata in Italia – ha detto Luigi Tardioli, coordinatore regionale della Fitus (Federazione Italia turismo sociale)- con una legge specifica proposta proprio del capogruppo Buconi che di fatto ha messo l'Umbria come capofila del progetto in tutte le regioni italiane. (Il turismo sociale) muove interessi economici elevati soprattutto nei periodi di calo fisiologico dei flussi, i cosiddetti periodi morti”.
“La Fitus – aggiunge il presidente nazionale della Federazione, Benito Perli – rappresenta le 14 maggiori associazioni in Italia, poi ci sono tutte le realtà locali e delle parrocchie. Sono quattro milioni e mezzo di potenziali 'turisti sociali' che muovono al momento un giro economico di più di un miliardo di euro all'anno tra gli operatori italiani. Una richiesta che riguarda ostelli della gioventù, case vacanze e strutture specializzate”. Alla presentazione della proposta di Legge Buconi era presente anche Fiorello Primi, presidente dei Borghi Più Belli d'Italia e membro dell'Organizzazione internazionale turismo sociale: “Con il turismo sociale si può anche stabilizzare il lavoro precario del settore turistico, e rendere costanti i flussi di turisti destagionalizzando”. Buconi ha ribadito in conclusione che il turismo sociale darà anche la spinta per un miglioramento delle strutture umbre, un riammodernamento tecnico anche di natura sociale, al quale la regione dovrà partecipare attivamente.