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Una culla termica all’ospedale di Città di Castello: definito l’accordo con l'International Inner Wheel

Nei giorni scorsi il direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato ha definito l’accordo con l’associazione International Inner Wheel per la donazione di una culla termica all’ospedale di Città di Castello. L'iniziativa si integra con il progetto “Madre Segreta”, avviato già dal 2010 dall'azienda sanitaria in stretta collaborazione con il Comune di Città di Castello e gli altri comuni dell’Alta Umbria, i ginecologi privati, i medici di medicina generale e tutti i servizi del territorio coinvolti.
“L’installazione della culla termica – annuncia il direttore generale Giuseppe Legato – è prevista entro il primo semestre dell’anno e coprirà le necessità di tutta l’area comprensoriale e di zone limitrofe dove non esistono, al momento, analoghe strutture. L’obiettivo è quello di tutelare i neonati a rischio di abbandono e infanticidio, offrendo a donne in grave difficoltà la possibilità non soltanto di esercitare il diritto di partorire in anonimato, ma anche di lasciare sempre in anonimato e in assoluta sicurezza, e dunque all’interno di una struttura ospedaliera, il figlio che decidono di non riconoscere alla nascita”.
“Negli ultimi decenni i media hanno riportato alla luce casi di ritrovamento di neonati abbandonati per strada o nei cassonetti dei rifiuti – dichiara Anna Rita Struzzi Gorini, governatrice del distretto 209 di Inner Wheel – Ogni anno in Italia vengono abbandonati circa mila neonati, di cui quasi il 75% da madri italiane. Dietro questi gesti estremi ci sono donne disperate che spesso non sanno di avere un’alternativa: la vigente legge italiana, infatti, consente alla donna di partorire in anonimato, di non riconoscere il proprio figlio, di darlo in adozione, di essere assistita. Nonostante ciò, i casi di abbandonano continuano. L’allestimento di culle termiche in punti strategici delle strutture ospedaliere, accompagnato da una campagna informativa in lingua italiana e in altre lingue straniere, in base alle etnie presenti sul territorio di riferimento, rappresenta una concreta possibilità di esercitare il diritto al parto in anonimato e di tutelare l’infanzia già dalle prime ore di vita, fornendo assistenza ed accoglienza a quei bambini che non potranno trovare adeguata cura presso le loro madri naturali”.
L’azienda USL Umbria 1 è già impegnata nel trovare la giusta collocazione della culla termica, in un’area facilmente accessibile e riservata, mentre la Inner Wheel ha ufficialmente dato il via alla raccolta dei fondi. A tal fine, il 6 e 7 aprile sarà organizzato un evento a Città di Castello per sensibilizzare la popolazione locale e offrire un’adeguata informazione sul tema.

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