(Fda) Una coltellata in pieno ventre per un dissidio familiare, per una relazione con una donna non gradita alla famiglia. E' questo il motivo del tentato omicidio avvenuto in via Settavalli ad Aprile, su cui le indagini si sono concluse solo in questi giorni con l'arresto di J.S., 33 enne di nazionalità tunisina, cugino della vittima.
L'episodio, che aveva suscitato un certo scalpore a Perugia, è avvenuto nei pressi del “Bar del Comoda” dopo un normale tamponamento. Un ragazzo di Perugia e un giovane tunisino si stavano scambiando i dati dopo l'incidente tra l'auto del primo e lo scooter del secondo, quando sul posto sono arrivati tre connazionali dell'uomo che, sotto lo sguardo di diversi testimoni, lo hanno accoltellato e si sono allontanati.
L'uomo, grazie a un'operazione di urgenza al Silvestrini, si è salvato e rimesso in poche settimane, mentre la squadra mobile della polizia di Perugia ha indagato fino ad oggi per rintracciare il responsabile, identificato in J.S., cugino della vittima.
Sarebbe stato infatti proprio un dissidio familiare, secondo la ricostruzione dell'inquirente, ad aver spinto J.S. a pugnalare il parente, per una relazione “con una donna non gradita alla famiglia”, mentre gli altri due connazionali avrebbero solo avuto un ruolo marginale, senza essere a conoscenza delle intenzioni dell'uomo.
J.S. è stato rintracciato qualche giorno fa dalla Polizia Municipale di Corciano a San Mariano, mentre si trovava alla guida di un ciclomotore sprovvisto di titolo abilitativo, di certificato di assicurazione e con certificato di circolazione sospeso.
Inutile il tentativo dell'uomo, che da tempo aveva abbandonato la sua abitazione in via Assisana, di dare false generalità. L'uomo è stato oggetto di fermo di Polizia Giudiziaria perché gravemente indiziato del delitto di tentato omicidio.