Acqua e Rifiuti

Una borraccia per studente contro la plastica, approvata mozione di Castello Cambia

Approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Città di Castello una mozione per distribuire agli oltre 5 mila studenti tifernati una borraccia in materiale riciclabile, per sostituire definitivamente le bottiglie in plastica a scuola.

Richiamando il “Global Strike for Future”, giornata di mobilitazione mondiale contro i cambiamenti climatici promossa dal movimento “Fridays For Future” ed evidenziando come la politica non abbia ancora messo in atto “azioni risolutive di contrasto, mitigazione e adattamento al collasso climatico ed ecologico” richieste dalla manifestazione e giustificate dai rapporti dell’Onu e dagli appelli della comunità scientifica internazionale, Emanuela Arcaleni, consigliera di Castello Cambia, a nome del gruppo ha chiesto “un segnale di attenzione e responsabilitàproponendo “iniziative che vadano nella direzione della riduzione di emissioni, per la promozione di energie rinnovabili e per incentivare il risparmio energetico in vari settori”.

Contestualmente la mozione impegna l’amministrazione comunale a “farsi parte attiva presso Governo e Regione per intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione e incrementare l’abbattimento di materiali impattanti, rifiuti e, in particolare, della plastica”.

Per quanto riguarda l’azione concreta, Arcaleni e Bucci propongono di dare mandato a Sogepu di “dotare gli studenti delle scuole del Comune di Città di Castello, di una borraccia in materiale riciclabile (e non usa e getta) che sostituisca le bottigliette in plastica. Se rivolta a tutte le fasce in età scolare, tale azione riguarderebbe circa 5.200 studenti e comporterebbe quindi un aumento del consumo di acqua ‘pubblica’, con risparmio per le famiglie, e una riduzione considerevole dell’acquisto di bottigliette, con una esponenziale riduzione dei rifiuti da trattare, a fronte di un investimento alquanto modesto, quantificabile in alcune migliaia di euro appena, soprattutto se combinato con le fontanelle dell’acqua pubblica, votate dal consiglio comunale ma di cui non si sa ancora nulla”.

Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, ha definito condivisibile il dispositivo, invitando a rivedere la tempisticaessendo noi firmatari del Patto dei sindaci che persegue il 20-20-30, riduzione del 20% di emissioni e del 30% di energie fossili entro il 2030. Sul riscaldamento abbiamo appena siglato una revisione di impianti e combustibili a basso impatto, facciamo acquisti verdi in beni servizi e abbiamo un’illuminazione pubblica smart. Sulla proposta delle borracce il budget è di circa 10 mila euro. Potremmo scegliere le elementari e partire da questa fascia”. Zucchini (Gruppo Misto) si è detto favorevole con le modifiche dell’assessore: “Battaglia ed iniziativa giusta e condivisibile. Siamo nel Patto dei sindaci dal 2011 e abbiamo compiuto molti passi. Valutiamo la fattibilità di una borraccia per studente. Siamo certi che Sogepu sarà sensibile anche questa volta”. Gasperi (M5S) ha chiesto “un passaggio in commissione”. Nella replica Arcaleni ha detto sì alle modifiche: “Nel Patto dei sindaci Città di Castello ha solo una buona pratica. Implementiamolo. La proposta è profondamente connaturata alla mission di Sogepu, a cui verrebbe di certo riconosciuto il merito di aver reso possibile questa buona pratica”.