Il bassista ternano Lorenzo Federici, degli Eugenio in Via di Gioia, ha conquistato il premio della critica intitolato a Mia Martini nella categoria giovani al Festival di Sanremo.
La band composta da Eugenio Cesaro, Emanuele Via e Paolo di Gioia (da cui il nome del gruppo) insieme a Lorenzo Federici (che ha dato il nome al primo album) ha conquistato la critica con l’esecuzione del brano “Tsunami”, che pure era stato eliminato dopo la prima serata nella competizione riservata ai giovani. Nella classifica della critica gli Eugenio in Via di Gioia hanno superato il vincitore di Sanremo giovani 2020, Leo Gassmann.
In questa settantesima edizione del Festival di Sanremo tanti sono stati i riferimenti all’Umbria. A cominciare da Fiorello, che ha aperto la prima puntata presentandosi sul palco dell’Ariston con la tonaca dello “spoletino” don Matteo.
Poi la discussa esibizione di Achille Lauro, che si è denudato richiamando il gesto rivoluzionario con cui San Francesco d’Assisi riconsegnò le vesti al padre.
Quindi Mika, che sul palco dell’Ariston ha annunciato che sarà a Perugia in occasione di Umbria Jazz.
E poi per polemiche per il “Cantico dei Cantici” di Roberto Benigni, riciclato da un’esibizione del 2006 al teatro Verdi di Terni, città dell’amore.
Insomma, tanta Umbria sul palco dell’Ariston, nonostante il rifiuti di Monica Bellucci di essere tra le co-conduttrici insieme ad Amadeus.
Ma a portare un pezzo d’Umbria in vetta al Festival di Sanremo è stato il bravo Lorenzo Federici.