Categorie: Cultura & Spettacolo Foligno

UN SABATO A TUTTO “YOUNG JAZZ”. FOLIGNO SI TRASFORMA NELLA CITTA' DELLA MUSICA CHE SUONA GIOVANE

Domani parte la seconda giornata di Young Jazz. Nel pomeriggio,alle 17,30, nella Libreria Carnevali il trio composto da Mauro Ottolini, al trombone, Titti Castrini, alla fisarmonica e Daniele D'Agaro al sax. Improvvisazione e virtuosismo alla base di questo progetto, dove risalta la straordinaria bravura dei tre musicisti. In serata, alle 21, a Palazzo Pierantoni-Ostello della Gioventù, dalla Finlandia il Sun Trio, che ha realizzato con Cam Jazz Presents, la collana della CAM Jazz dedicata alla valorizzazione dei nuovi talenti internazionali, “Time Is Now” che presenta brani, tutti originali, che nell'insieme rivelano quella raffinata ricerca sonora tipica dei musicisti nordeuropei, ed in particolar modo scandinavi. Originario della Finlandia, il trio si forma nel 2005, quando i due fratelli Louhivouri, cioè Olavi alla batteria e Kalevi alla tromba, si trovano ad affrontare una tourneé in Asia e Australia. Utilizzano un turnista, ma dopo qualche mese desiderano dare continuità al loro progetto e chiamano Antti Lötjönen al contrabbasso. Si mettono a comporre , si inventano traiettorie, scoprono angoli nascosti da esplorare. Naturalista, simbolista e un po' anarchica, la musica dei tre. Roots finlandesi e tradizione jazz, melodie impressioniste. C'è la passione nelle laconiche e telegrafiche trame dei tre: la batteria gioca con percussioni di varia ispirazione; il contrabbasso sorregge e commenta, la tromba gela l'atmosfera. La musica dei Sun Trio ha una dimensione unica, come una scia di una stella cadente, anzi la musica del grande sole.Infine a chiudere la serata:”Downtown” il trio di Roberto Cecchetto con Giovanni Maier al contrabbasso e Michele Rabbia alla batteria e percussioni nell'ambito del quale esplorano l'improvvisazione più fantasiosa servendosi anche dell'elettronica. Un'esperienza onnivora dentro e fuori il jazz e la musica tout court, il trio di Roberto Cecchetto si assesta oggi come una delle più inventive realtà musicali del panorama italiano. Da un jazz più “tradizionale” – che pure i tre sanno percorrere – a schegge impazzite di frammenti sonori manipolati attraverso loop machine e aggeggi vari, la matrice che si avverte più forte all'interno del trio è il comune sapere dell'improvvisazione. Tecnica che i tre affrontano privatamente nelle loro azioni e che fronteggiano con grande interplay quando si trovano a confronto. Ognuno a proprio modo è in grado di aggiungere uno spigolo di improvvisazione e inventiva, sperimentare continue, avventurose soluzioni sonore, anche alla luce delle possibili triangolazioni (solo, duetto e trio) che il gruppo permette. E' un trio omogeneo nonostante le differenti caratteristiche culturali dei singoli,una declinazione lubrificata della musica attuale, molto astratta e free in alcuni passaggi, poetica in altri, visionaria e sognatrice in differenti situazioni.