Un regolamento per disciplinare gli interventi di arredo urbano. Lo chiedono, con un ordine del giorno, i rappresentanti istituzionali del gruppo consiliare del Partito Socialista Italiano: Vittorio Morani, Ursula Masciarri, Tiziana Croci, Benedetta Calagreti, Luigi Bartolini e Filippo Schiattelli.
Lo spazio pubblico costituisce bene comune appartenente alla collettività cittadina ed è naturalmente destinato alla piena sua fruizione da parte di ogni abitante. Le concessioni dovrebbero essere rilasciate subordinatamente alla preventiva verifica della compatibilità con le esigenze di salvaguardia del paesaggio e dei beni monumentali, di tutela e decoro ambientale, di protezione della sicurezza ed incolumità pubblica e, più in generale,di rispetto dell’interesse pubblico preminente
“Constatato che ad oggi – si legge nel documento presentato – manca un regolamento che detti linee procedurali e requisiti tecnici ed estetici da seguire per la richiesta da parte del privato e che al fine di garantire una puntuale applicazione del regolamento e facilitare le domande dei richiedenti, sarebbe opportuno suddividere la città in Ambiti omogenei. Nel caso di Città di Castello, potrebbero essere 4 le zone territoriali: centro storico e centri storici minori (Lugnano, Morra, Celle, Muccignano ecc…) e immediata periferia (viali principali); 200 metri dai viali principali, in cui predominano le costruzioni risalenti agli anni ’60 (es. Rignaldello); periferia più esterna (es. La Tina, Meltina, Promano…); frazioni.”
Nel documento inoltre i consiglieri comunali del gruppo Psi evidenziano che, “la fattibilità degli interventi concessi debba essere necessariamente soggetta ad un limite temporale ed è quindi opportuno e doveroso che l’iter del regolamento coinvolga tutte le forze in gioco, associazioni di categoria in primis”.
A fronte di tutte queste premesse i consiglieri comunali del gruppo Psi, chiedono al sindaco e alla giunta “di attivarsi presso gli uffici tecnici competenti, affinché si adoperino al più presto a redigere detto regolamento. La disciplina degli interventi di arredo urbano è doverosa nei confronti di tutta la collettività, che merita criteri di omogeneità e puntualità”.