Nuove risorse in arrivo a Gualdo Tadino per realizzare presto un moderno ed efficiente percorso ciclopedonale.
Il Comune, infatti, ha ricevuto dalla Regione Umbria la buona notizia che la domanda di partecipazione al Bando a favore degli Enti per la realizzazione di infrastrutture viarie per la mobilità ciclistica è stata accolta positivamente.
Un progetto che vedrà impegnati ben 125.000 euro, cofinanziato al 50% dalla Regione e al 50% dal Comune di Gualdo Tadino, per la realizzazione entro l’anno 2022, di interventi per l’allestimento di percorsi ciclabili e ciclopedonali, privi di barriere architettoniche e utilizzabili per spostamenti casa-lavoro e casa/scuola nonché per collegamenti con itinerari sovra comunali.
Nello specifico il progetto che si realizzerà a Gualdo Tadino interesserà la zona che va dalla vecchia Flaminia, già oggetto dell’ulteriore finanziamento regionale della Ciclovia Fossato di Vico-Foligno (di cui Gualdo Tadino è Comune capofila), risalendo per il Fiume Feo verso via Biancospino, Via Tagliamento, passando per Piazza Federico II di Svevia (Scuola Media), per arrivare in Piazza Beato Angelo, dove sono in corso di progettazione interventi (finanziati tramite “Aree Interne”) di ammodernamento e funzionalizzazione del Terminal Autobus, percorsi pedonali e infrastrutture per la ricettività turistica.
All’interno del percorso sopra citato verrà realizzato anche un collegamento con la stazione ferroviaria che permetterà ai turisti e agli utenti che utilizzano il treno di potersi recare in città. Il progetto consentirà, inoltre, di provvedere al consolidamento dell’argine destro del Fiume Feo lungo la via Biancospino.
“Esprimo grande soddisfazione – ha sottolineato l’Assessore ai Trasporti e allo Sviluppo Economico Stefano Franceschini – per l’ottenimento di questo finanziamento che permetterà la realizzazione del percorso ciclopedonale a Gualdo Tadino. Si tratta dell’inizio di una seria di vari percorsi che verranno realizzati nel nostro territorio che incentiveranno sia la mobilità alternativa sia il turismo slow”.