La Morelli, "meglio l' Ospedale unico senza inutili doppioni di sale operatorie, infermieri, anestesisti etc. E un Pronto Soccorso gigante!
Come in una avventura alla Tolkien, il miraggio di un Ospedale della “terra di mezzo” in Umbria, che possa risolvere una serie di problemi tecnici, di qualità e servizio e persino, geografici, mette difronte al pubblico degli utenti, ancora iuna volta, una diatriba che non ha fine e che anzi si autoalimenta di volta in volta.
Dopo aver visto Assemblee comunali aperte un po ovunque, discussioni al limite dello scontro fisico, proteste e prese di posizione, anche strumentali (diciamolo), è ora la volta di una lettera aperta dell’Ex- Consigliera comunale di Spoleto, Marina Morelli, già presidente di Commissione, che questi temi conosce molto bene e che ha trattato più volte non senza la forza di proporre qualche soluzione o indirizzo per poter smuovere i veti incrociati o le impasse che di volta in volta si sono palesate.
Carissimi– inizia il documento la Morelli indirizzandosi al Sindaco, ai consiglieri, alle Associazioni ed anche alla stampa locale-,
non posso occuparmi in prima persona e proporre tramite i canali istituzionali temi che per anni ho seguito più direttamente, agendo come cittadina ma dal ruolo privilegiato di Consigliere comunale e/o Presidente di Commissione.
Rileggendo proprio in questi giorni gli accadimenti degli ultimi tempi , non ho potuto trattenere il desiderio di condividere delle mie convinzioni, prendere carta e penna e dire ciò che penso, ciò che vorrei e ciò che se avessi “ titolo” avrei già perorato da tempo.
E, rileggendo giusto ieri le infinite liste di candidati contrapposte alle ultime elezioni comunali, mi sono convinta ancor di più che, a mio avviso, qualcosa non fila. Si sono contrapposte, una, due, tre, cinque sette dieci ….troppe liste, troppi candidati, e questo ha ancor più lacerato il tessuto umano cittadino e sociale.
Ho un certo rimpianto… questo si sa, la città è piccola, delle infinite ore di incontri, riservati, personali in rappresentanza dei consiglio (sempre uno di maggioranza e uno di opposizione ), con pezzi di associazioni se avevano una frattura in seno, poi con i soli consiglieri di maggioranza, poi coi capigruppo dei partiti. Ebbene, siamo sempre usciti per otto anni con documenti congiunti.
L’intera città e tutte le associazioni firmavano lo stesso documento, sia che esso fosse indirizzato alla Dottoressa “ X” del Distretto Sanitario, sia al Dottor “Y” Direttore dell’ Ospedale san Matteo degli Infermi, o all’Assessore Dottor “W” della giunta regionale , o al Dottor “Z” direttore della Asl2 o per finire al successivo Dottor “K” sempre della Direzione Asl 2.
Invitati, si sedevano, e sempre avevano di fronte una città unita, rappresentata da un consiglio comunale e dai Presidenti delle Associazioni raccolte dal Cityforum, e anche altre, unite da un unico documento sottoscritto, votato e sudato per mesi e mesi.
Bene, i motivi non mi interessano ormai, ognuno può avere i suoi, di certo si è molto propensi, troppo spesso a rivolgere lo sguardo alle prossime ahimè, sempre imminenti, elezioni regionali o chissà quali, e partiti, liste, associazioni, civismo, Dio solo sa, quanto il frastagliamento, produce danno.
Veniamo all’oggi: propongo e credo di potermi vantare e sperare di ricevere qualche momento di riflessione su una mia proposta da inoltrare alla Regione Umbria e al vicino comune di Foligno vista la carenza sempre piu strutturata di dottori specialisti – infermieri- tecnici . sommiamo a questo i tagli statali sulla spesa sanitaria e a un imminente adeguamento, entro il 2030 cioe’ dopodomani, agli standard della o.m.s. che impongono parametri e attenzioni che neanche l’ospedale di foligno riuscirebbe a rispettare
PROPONGO
viste le tempistiche straordinarie sperimentate ad esempio nella costruzione della Scuola di Polizia “R. Lanari di Spoleto oltre 40 anni fa’ la costruzione di un nuovo ospedale chiamiamolo pure “t.p.” in una zona compresa tra Spoleto e Foligno cosi come sarebbe dovuto sorgere 20 anni fa’.
Non ci sono cardiologi, non ci sono chirurghi, non ci sono infermieri, non ci sono. E dunque meglio allora l’ Ospedale unico senza inutili doppioni di sale operatorie, infermieri, anestesisti, cardiologi
Il Pronto soccorso? uno, gigante, che permetta anche a uno/due elicotteri di atterrare sul tetto della struttura nello stesso pomeriggio .
Basta! Svegliamoci e uniamoci in un’unica idea e insieme ai folignati – capiamo che dobbiamo pensare al nostro bene. tutti avremo migliori risposte migliori specialisti migliori primari . uniti e non divisi, fino allo stremo.
Con l’umile richiesta dopo aver letto questa lettera sfogo, di dormirci su qualche notte Qualche notte, però, non tantissime. Magari, vediamoci tutti prima della metà di agosto una sera, alle 21 .30 nella splendida cornice di Villa Redenta o alle Fonti del Clitunno , così magari al fresco firmiamo tutti insieme.
Ci spero , confido in Voi tutti,
Marina Morelli