Claudio Bianchini
In questa fase storica, c’è un filo invisibile ma solidissimo, che lega Foligno ad Assisi ed alla Città del Vaticano. Tre realtà, che hanno in comune la storia immortale e la fama universale di San Francesco. Proprio nella piazza grande di Foligno infatti, intorno all’anno 1205, il poverello di Assisi intraprese tangibilmente la sua strada verso la rinuncia ai beni terreni, abbandonando le uniche cose di cui era rimasto in possesso: si spogliò letteralmente dei suoi panni, e li mise in vendita insieme al suo cavallo, per fare ritorno a casa a piedi, e coperto di stracci. Francesco, come riportano le cronache dell’epoca, portò come merce anche le stoffe prese al negozio del padre, Pietro di Bernardone, e destinò i soldi ricavati a Foligno al restauro della chiesa di San Damiano, per riparare l’edificio ormai in decadenza. L’episodio viene ricordato da una semplice lapide, posta sulla facciata del Palazzo delle Canoniche in occasione del settimo anniversario della sua morte. Proprio al ‘centro del mondo’ quindi, San Francesco iniziò il suo cammino di conversione. Ma la città non ha mai saputo valorizzare a fini turistici e religiosi questo primato, anzi è sempre rimasto nel dimenticatoio, ingiustamente sottovalutato. Ma ora un’occasione imperdibile arriva inaspettatamente dall’opera di pavimentazione. Con lo smantellamento di piazza della Repubblica infatti, si è reso necessario delocalizzare l’edicola, e l’angolo sotto la targa commemorativa è tornato finalmente libero. Quale posto migliore per posizionare il tanto invocato monumento? Al progetto sta già lavorando la Pro Foligno, tanto che – ci anticipa la professoressa Rita Fanelli Marini – presto verrà lanciato un grande concorso pubblico di idee, per la realizzazione di una statua o di un pannello artistico, per celebrare al meglio lo storico evento. “Abbiamo già informato il Vescovo Gualtiero Sigismondi della nostra iniziativa – fa sapere la Marini – e in Curia è stata accolta con particolare interesse ed attenzione. Forniremo ulteriori dettagli nel prossimo numero del nostro bollettino. Intanto già ad ottobre – riferisce – una delegazione dell’associazione si è recata direttamente a Bergamo, per visionare gli affreschi dell’ex chiesa di Santa Maria delle Grazie, dov’è raffigurato proprio l’episodio di San Francesco che vende i suoi panni nella piazza di Foligno”. Insomma, sembra proprio che questa sia la volta buona, indubbiamente anche grazie al rinnovato interesse per le gesta francescane, scaturito a seguito dell’elezione di Papa Francesco.