Un disciplinare per la celebrazione dei matrimoni con rito civile nella Pinacoteca Comunale: pronunciare il fatidico “sì” nel salone d’onore, in una delle sale più suggestive e rappresentative di uno dei “palazzo” storici simbolo di Città di Castello. Le coppie che sceglieranno questa inedita e unica location, versando un corrispettivo economico prestabilito da un apposito tariffario, avranno la possibilità di scambiarsi le fedi nuziali di fronte al sindaco o ad un suo delegato, a pochi passi da affreschi e opere d’arte custoditi all’interno della Pinacoteca.
Contenuti e finalità del “disciplinare” sono stati illustrati, ieri pomeriggio, nell’ambito della IV Commissione Consiliare, denominata “Affari Istituzionali”, dal presidente Filippo Schiattelli e dal vicesindaco ed assessore alla Cultura Michele Bettarelli, che ha sottolineato come “la proposta di istituire un disciplinare per i matrimoni in Pinacoteca, era stata avviata con successo nella scorsa legislatura, ma non portata a definitivo compimento per il sopraggiungere della scadenza naturale del mandato”.
Come avviene in diversi Comuni d’Italia e non solo anche a Città di Castello si potrebbe dare la possibilità a chi decide di celebrare il matrimonio con rito civile, di farlo non solo nelle sedi tradizionali della residenza municipale, ma in luoghi simbolo della storia e dell’arte, tra l’altro inseriti in un circuito nazionale di assoluto prestigio
Il capogruppo della Lega Nord Riccardo Augusto Marchetti, nel condividere la bozza di disciplinare presentata in Commissione ha invitato “i proponenti e gli uffici preposti a tenere in considerazione ogni strumento di tutela e salvaguardia del patrimonio artistico, attraverso rigorosi controlli e sorveglianza continua, unitamente alla predisposizione di adeguate clausole assicurative e vincoli precisi per la destinazione dei fondi derivanti dall’utilizzo della Pinacoteca per la celebrazione dei matrimoni”. Anche Vincenzo Bucci (Castello Cambia) nel condividere la proposta ha invitato la giunta a mettere in atto ogni forma di “tutela per evitare che si verifichino danneggiamenti alla struttura e di non prevedere un aumento delle tariffe di utilizzo della Pinacoteca rispetto a quanto già stabilito in passato con il primo regolamento”.
“Disco verde”, con qualche possibilità di integrazione e di estensione di utilizzo e organizzazione di eventi all’interno della Pinacoteca oltre i matrimoni, anche dal capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini, che ha sollecitato, in sede di definitiva predisposizione del disciplinare, “a tenere in considerazione lo svolgimento di momenti conviviali, catering, degustazioni nell’ambito dell’evento nuziale e non solo, prevedendo come già avvenuto in passato l’utilizzo di corridoi o locali attigui alla sala prevista dal disciplinare stesso”.