Un calciatore dal cognome speciale, al quale i compagni chiedono la benedizione di un parente molto speciale: nello Sporting Club Trestina, squadra di Città di Castello che disputa il campionato di Serie D, c’è un difensore centrale 20enne dal cognome molto noto, Bergoglio.
E infatti lui, Felipe Bergoglio, è il pronipote del Papa, anche se non lo ha ancora conosciuto: “Io e mia sorella dobbiamo ancora farlo, siamo giovani, contiamo nei prossimi mesi di raggiungere Roma e conoscerlo di persona: non vedo l’ora, sono sicuro che sarà una grande emozione. Mio padre mi ha detto che papa Francesco spesso si informa della nostra famiglia, vuole sapere tutto”, ha raccontato il giovane alla Nazione Umbria.
La parentela è stata notata proprio dal quotidiano, al quale giovedì il ragazzo ha raccontato la sua carriera e il suo legame con il Papa: il nonno del giovane difensore è il cugino di Francesco, come lui si chiama Jorge Mario Bergoglio ed è un grande fan del nipote, tanto che nella pagina Facebook del Trestina si vedono diversi commenti di incoraggiamento.
Il legame con l’Italia, al netto del Pontefice che come detto Felipe Bergoglio ancora non conosce, è nato perché suo padre viene spesso in Italia e in Umbria per motivi di lavoro. Il giovane, che da buon italo-argentino ama ovviamente il calcio, viveva a Cordoba ed ha deciso di trasferirsi perché il padre conosceva un dirigente del Misano Adriatico.
Un anno e una ventina di partite dopo il passaggio al Trestina (dal cui sito ufficiale è tratta la foto in evidenza e quella in basso, ndr) e la notorietà: “I miei compagni di squadra spesso mi chiedono una benedizione prima di ogni partita. Capita anche quando si infortunano… “, spiega il difensore.
Quanto all’Umbria, per il momento è promossa: “Qui c’è grande tranquillità, è quella che piace a me; il posto ideale per vivere, una società esperta guidata dal presidente Bambini. Sì, quando esco con gli amici e, soprattutto, con i nuovi compagni di squadra altri conoscenti cominciano a farmi tante domande sul Papa; questo ovviamente non mi crea nessun problema, non mi pesa affatto. Porto il mio cognome in giro con grande orgoglio, l’ho sempre fatto e spero di ottenere altre soddisfazioni con questa nuova maglia, così da poter raccontare proprio a Francesco la mia carriera da calciatore in Italia”.