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Un controllo ad un'autovettura all'origine dell'operazione Apogeo. Venerdì fiaccolata anti infiltrazioni mafiose a Ponte San Giovanni

Sarebbe stato un semplice controllo ad un'automobile, come i tanti di routine che fanno le forze dell'ordine, in particolare sui veicoli di grande cilindrata, a far sorgere circa un anno fa il germe dell'indagine, sfociata le scorse settimane nella maxi operazione Apogeo, che ha fatto finire in carcere o ai domiciliari 16 persone -per la Procura di Perugia collegati al clan camorristico dei Casalesi di Villa Literno- e sotto sequestro beni mobili e immobili, per un valore stimato di 100 milioni di euro.

A rendere noto il “primo passaggio” dell'Operazione Apogeo è stato il consigliere regionale Idv Paolo Brutti, anche presidente della commissione d'Inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Umbria, in occasione della presentazione di una fiaccolata contro le infiltrazioni in Umbria, che si terrà venerdì sera alle 20 e 30 a Ponte San Giovanni, dove sorgono i palazzi in costruzione confiscati nell'operazione.

Secondo Brutti, l'indagine che ha svelato il ricco giro di affari dei clan nei pressi di Perugia sarebbe sorto da un controllo stradale nei confronti di un'auto di grandi dimensioni, di proprietà della Sfa Swiss financial advisor sa, l'ormai nota finanziaria svizzera -secondo gli inquirenti fittizia- tramite cui avveniva il riciclaggio di denaro che poi veniva investito anche nel capoluogo umbro. Il fatto che alla guida del veicolo ci fosse un soggetto vicino al clan di Villa Literno, ha proseguito il consigliere Idv, avrebbe insospettito gli inquirenti, dando il via ad una serie di intercettazioni che poi, grazie alla confessioni di uno dei prestanomi, ha fatto emergere il sistema di interessi che contaminava anche l'Umbria.

“L'Umbria è un territorio in cui è facile entrare”, ha detto Brutti stamattina, sollecitando il governo regionale a delle iniziative normative per meglio contrastare il fenomeno delle infiltrazioni. “Qui qualcuno sostiene che ci sono tutti gli strumenti”, ha detto Brutti. “Speriamo di no, che non sia così, così ne possiamo mettere qualcuno”.

Venerdì la fiaccolata – Si terrà dunque venerdì alle 20 e 30 a Ponte San Giovanni la fiaccolata contro le infiltrazioni mafiose in regione, organizzata dall'Idv, ma dove è prevista la partecipazione anche di tante associazioni interessate al tema della legalità, come Libera o Legambiente.

“Una fiaccolata è un'inziativa insolita per il nostro territorio”, ha detto Andrea Romagnoli, uno degli organizzatori dell'appuntamento di venerdì sera. “Normalmente si fa per l'uccisione di qualche persona”. “E' bene dare un segnale molto forte, per dire in modo chiaro quello che vogliamo e smuovere le coscenze”, ha detto ancora Romagnoli, che ha fatto un appello “alla società civile” per la partecipazione.

L'appuntamento è per le 20,30, presso il parco Bellini, proprio davanti al Cva di Ponte San Giovanni.

Francesco de Augustinis

Nella foto, una delle palazzine confiscate (Foto di Stefano Dottori)

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