Città di Castello

Un cantiere lungo 4 anni, l’odissea del nido di San Pio “Lavori ripartono a ottobre, fine prevista nel 2025”

I lavori per il completamento della ristrutturazione dell’asilo nido “La Coccinella” riprenderanno attorno a metà ottobre e richiederanno circa 7 settimane.

Questo è quanto emerso dall’ultimo Consiglio comunale di Città di Castello, dove la struttura del quartiere San Pio ha riaperto il dibattito, considerato che il cantiere è stato aperto nel 2021 ed è tuttora in abbandono, e i piccoli ospiti sono stati trasferiti nei locali di piazza Kennedy e nelle sale della parrocchia della Madonna del Latte.

Il Comune – come riferito dall’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti in risposta all’interrogazione di Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) – anticiperà le risorse necessarie a riattivare il cantiere, perché il MIUR non ha ancora provveduto a corrispondere quelle previste per l’adeguamento dei prezzi relativi a questo appalto. La stima per l’ultimazione delle opere è dunque per la fine gennaio 2025 e l’auspicio è di concludere il cantiere tra febbraio e marzo 2025, considerando gli interventi per l’arredamento dei locali e la definitiva sistemazione del verde esterno che andranno eseguiti successivamente”.

Nel ripercorrere le tappe dell’intervento, Arcaleni aveva eccepito: “Siamo partiti da un costo di 740 mila euro e siamo arrivati a 1 milione e 7.500 euro con l’ultima variante, ma i lavori sono stati progressivamente abbandonati, anziché essere completati per l’inizio dell’anno scolastico. Vorremmo capire cosa sia successo e quando si prevede di far ripartire il cantiere, considerando che per consentire l’intervento l’amministrazione comunale deve sostenere un esborso non indifferente per ospitare altrove le sezioni trasferite”.

Carletti ha chiarito chei lavori hanno raggiunto l’89% dell’avanzamento della spesa prevista dal contratto di appalto con l’impresa esecutrice. Ad oggi per completare l’intervento edilizio sul fabbricato restano da eseguire alcune finiture edili e impiantistiche (posa pavimenti e battiscopa, tinteggiatura, installazione infissi, impianto elettrico e termico e sanitari). I lavori sono stati sospesi dall’impresa in attesa dell’approvazione di una perizia di variante in corso d’opera e sono in corso in queste settimane gli incontri tra responsabile unico del procedimento, direzione lavori e impresa per dare seguito alle procedure tecnico-amministrative di approvazione della variante e quindi all’esecuzione delle lavorazioni residuali”.

L’intervento, come altri, ha risentito delle conseguenze dovute alla trascorsa emergenza sanitaria prima, e alla crisi socio politica dovuta alla guerra in Ucraina poi ma durante il corso dei lavori sono emersi anche imprevisti che hanno richiesto la rimodulazione nell’esecuzione delle opere e anche il reperimento di ulteriori stanziamenti, ai quali l’amministrazione comunale ha provveduto prioritariamente e in conseguenza dei quali è stato necessariamente assestato il quadro economico”.

Carletti ha quindi aggiunto che l’ultima sollecitazione al Dipartimento per le Politiche di coesione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è del 6 settembre scorso, ma non ha avuto ancora riscontro e ha completato la risposta informando Arcaleni che la spesa sostenuta dall’amministrazione comunale per la sede temporanea del nido nelle sale della parrocchia della Madonna del Latte sia stata di 40.800 euro a partire dal settembre del 2021.

Arcaleni ha accolto positivamente la notizia che i lavori riprenderanno, ma ha ribattuto: “Se lei mi dice che il 6 settembre c’è stato il sollecito del responsabile unico del procedimento, il Ministero non ha risposto e la variante riguardante i costi di completamento è dell’ottobre 2023, significa che ci sono stati dei ritardi nell’ultimo anno i cui responsabili saranno noti all’amministrazione comunale, che ha dovuto anche sostenere una maggiore spesa. Sono 4 anni che sono partiti i lavori, speriamo non ci siano altri stop”.